Roma, Zalewski: «Sono al Mondiale grazie a Mourinho. Dybala mi ha stimolato a dare di più»

L'esterno torna sulla vittoria della Conference League: «Vincere un trofeo internazionale al primo anno tra i professionisti è incredibile. Me la sono tatuata sul fianco»

Roma, Zalewski: «Sono al Mondiale grazie a Mourinho. Dybala mi ha stimolato a dare di più»

di Gianluca Lengua

Nicola Zalewski si appresta a giocare un Mondiale da protagonista con la sua Polonia. Così giovane (20 anni) domani esordirà contro il Messico in Qatar: «Non mi aspettavo a 20 anni di poter giocare un Mondiale, è stato un obiettivo e un sogno. Come lo è per me, lo è per ogni calciatore». Zalewski riconosce parte del merito a José Mourinho che agli inizi del 2022 lo ha lanciato nella Roma in pianta stabile: «Mi ha cambiato molto, lo devo ringraziare perché ha fatto scoprire anche a me un ruolo che non pensavo avrei mai potuto fare. Sono contento, ma c’è molta strada da fare. Mi ha detto di fare quello che so fare. Di prendere palla, puntare l’avversario e metterlo in difficoltà. È un privilegio e un orgoglio essere allenato da un tecnico e una persona così. Il suo rapporto con i calciatori a livello umano è molto buono. Noi ci sentiamo molto protetti da lui, ma non solo noi giovani. Tutta la squadra e tutto lo staff sanno che possono contare su un allenatore così», ha detto a Dazn. L’arrivo di Dybala e la presenza di grandi giocatori come Wijnaldum, Pellegrini e Abraham lo hanno aiutato a crescere: «Paulo è uno dei giocatori più forti del mondo. Ha una tecnica impressionante. Ma anche Abraham, Pellegrini, Zaniolo sono tutti ottimi giocatori, che ti stimolano a dare qualcosa in più». E a proposito di campioni, Francesco Totti è il suo idolo: «È difficile da spiegare. È una cosa che senti dentro. Se non sei di Roma non puoi capirlo del tutto, come Maradona per il Napoli. È una cosa inspiegabile». A consacrare definitivamente Zalewski è stata la vittoria della Conference League la scorsa stagione: «È stata una gioia per tutti.

Per noi cresciuti nel settore giovanile è stata forse una gioia doppia, vincere un trofeo internazionale al primo anno tra i professionisti è incredibile. Me la sono tatuata sul fianco». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Novembre 2022, 12:48

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