Roma, tra infortuni, ritorni e recuperi Fonseca può comunque sorridere

Roma, tra infortuni, ritorni e recuperi Fonseca può comunque sorridere

di Alessandro Angeloni
Chiariamolo subito: è una battuta. Alla fine questi infortuni fanno pure bene, basta guardarli dal verso giusto. Per esempio, prendiamo Pellegrini: fermo due mesi ed eccolo qui, i soliti assist, subito, appena rientrato. Due partite da titolare in campionato, più quella di Europa League. Lorenzo sempre più magnifico, decisivo con il Brescia, in Turchia e qui a Verona, grazie alla sua intelligenza tattica e alla freschezza fisica. Poi? Ecco Perotti, che di infortuni se ne intende, lo sappiamo. Pian piano Fonseca lo sta reinserendo in squadra, a volte gli concede qualche minuto, a volte lo tiene in panchina. Non bisogna andare troppo oltre certe fragilità, del resto. A Verona gli tocca più del previsto: Diego entra per l’infortunato Kluivert e sta in campo per un’ora. Appena dentro, gli tocca il rigore, pesantissimo. quello del nuovo vantaggio. «Ero nervoso», dice l’argentino. E ti credo. Diego cambia corsa, rincorsa, modo di calciare, non passeggia più il nuovo Perotti: ma che importa, gol e punto. E nel finale, l’assist, ciò che Diego sa fare bene. Palla gol al suo collega di infermetria, Mkhitarian, pure lui resuscitato dopo più di due mesi di assenza. La festa è completa, ora tutti a salutare Kluivert, sperando non sia nulla di serio.    
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Dicembre 2019, 23:15

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