Roma, Totti spezza i sogni scudetto: «Juve irraggiungibile»
di Romolo Buffoni
Rimettere già in fondo all’ultimo cassetto il sogno scudetto è di per sé dura, ma i tifosi sono caduti dalla sedia a sentir nominare una rivale in particolare: «Possibile che abbiamo lo stesso obiettivo stagionale della Lazio?». Difficile da accettare. Così come è complicato immaginare che la richiesta di abbandono anticipatissimo dei sogni di gloria, seppur fatta dall’uomo-bandiera giallorosso, sia riuscita a scaricare di responsabilità le spalle di Di Francesco, accusato di non essere all’altezza della situazione, e di Monchi che ha venduto tre pezzi da 90 quali Alisson, Nainggolan e Strootman. Nel ds i più critici vedono la volontà del presidente Pallotta di badare soltanto ai conti («Ma quale scudetto, ma quale coppa dei campioni, i vostri trofei: plusvalenze e cessioni!», lo striscione apparso in città dopo il ko col Milan).
Totti ha provato a metterci una pezza, riesumando dalla vecchia cassetta degli attrezzi “anti-crisi” il caro vecchio nemico comune ovvero “L’ambiente”: «Le chiacchiere da bar dei giornalisti, radio e tanti altri dobbiamo lasciarle fuori da Trigoria. La realtà dei fatti la sappiamo solo noi. Di Francesco è uno dei più forti allenatori italiani, ha grande carattere e non si fa influenzare da nessuno. Sa come uscire da questo tunnel e la squadra deve essere brava a seguire le sue idee. Dobbiamo rimanere vicini al mister. Monchi? Non sono qui a difenderlo: a fine anno si farà un bilancio del suo lavoro, ma dopo tre giornate non si può giudicare».
Chissà, forse era meglio una bella bugia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Settembre 2018, 02:30
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