Roma-Salah, addio a un passo. I giallorossi puntano forte su Seri del Nizza

Roma-Salah, addio a un passo. I giallorossi puntano forte su Seri del Nizza

di Francesco Balzani
Il pressing su Seri e la cessione di Salah ormai ad un passo. Dopo l'annuncio di Di Francesco e l'acquisto di Moreno, il mercato della Roma si appresta ad entrare nel vivo. Ieri l'agente dell'egiziano, Ramy Abbas, è volato di nuovo a Londra per definire gli ultimi dettagli sul quadriennale da 4,5 milioni.

Poi i Reds dovranno accontentare le richieste della Roma: 40 milioni. L'annuncio di Salah potrebbe arrivare nelle prossime 48 ore e portare nelle tasche della Roma i soldi necessari per chiudere in positivo il bilancio ed esercitare i diversi riscatti ancora in sospeso. Poi ci sarà spazio per un colpo in entrata. Nelle ultime ore Monchi ha intensificato i contatti con l'entourage di Jean Seri, il mediano ivoriano del Nizza. Il centrocampista ha un accordo di rescissione da 40 milioni, ma si tratta di una clausola privata senza reale valore giuridico. Per questo la Roma ci riproverà alzando l'offerta a 25 milioni. Soldi che servirebbero al Nizza per riscattare il cartellino di Balotelli. L'alternativa resta il turco Ozyakup del Besiktas.

L'acquisto di Seri potrebbe dare il via libera alla cessione di Paredes richiesto con insistenza da Juventus e Zenit. Anche perché a centrocampo Di Francesco, che ha vissuto il suo primo giorno da allenatore romanista a Trigoria con i dirigenti, a breve potrà contare su Pellegrini. Ieri anche il dg del Sassuolo Carnevali ha confermato: «Lorenzo sarà giallorosso». In difesa si lavora sul terzino del Feyenoord Karsdorp, e non si perdono di vista i rinnovi contrattuali di Manolas e Nainggolan. Dopo l'iniziale ottimismo sono sorti degli ostacoli, ma a Trigoria sono ottimisti. Soprattutto per quel che riguarda il belga eletto ieri miglior giocatore della stagione giallorossa, come deciso dal 29% della tifoseria romanista rispondendo al sondaggio sul sito del club.

Radja ha ringraziato senza parlare di mercato: «È un bel riconoscimento, ma è merito di tutta la squadra. A fine stagione eravamo solo concentrati sul secondo posto. Arrivare dietro la Juve significa aver fatto un'ottima annata visto che siamo arrivati a 4 punti dalla finalista di Champions». Poi su Dzeko e Totti: «Edin nei momenti di difficoltà c'è sempre, è un leader. Francesco nel momento del bisogno, non dice mai di no: non me lo aspettavo. Per tutti c'è un'età ovviamente, un tempo per arrivare e un tempo per andare». E forse per ritornare. Entro fine mese la dirigenza si aspetta una risposta da Francesco sul ruolo da dirigente.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Giugno 2017, 08:27

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