Roma, Mourinho: «Zaniolo ok con il Napoli. Orsato? Meglio che non ne parlo»

Roma, Mourinho: «Zaniolo ok con il Napoli. Orsato? Meglio che non ne parlo»

di Gianluca Lengua

Nel gelo della Norvegia alla vigilia della partita contro il Bodo/Glimt di Conference League, il tecnico della Roma, José Mourinho, svela che Nicolò Zaniolo potrà farcela in vista del Napoli: «È un ragazzo con una storia clinica da rispettare, ha sofferto tanto ed è la sua prima stagione dopo la sofferenza. Vanno rispettate le sue paure e i suoi momenti di incertezza. Contro il Napoli non ci saranno problemi». Sull’arbitraggio di Orsato nella gara contro la Juve, lo Special One si morde la lingua: «Sul modo in cui è stata diretta la partita, sono contento di non aver detto niente e preferisco non dire niente. In quel momento il focus era su rigore/gol, ma quando si analizza la partita c’è tanto da dire, dai primi agli ultimi minuti». Ecco la conferenza integrale di Mourinho.

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È possibile immagine una scelta di non titolari per domani?

«Sì, il campo è sintetico e il clima è difficile. Viaggio di quattro ore, partita domenica, Cagliari due giorni dopo e poi un’altra partita di Serie A. Non abbiamo tanti giocatori, qualcuno ha dei problemi e dobbiamo per forza fare rotazioni nella squadra». 

Qual è la differenza tra il campo sintetico e quello con l’erba naturale?

«È una differenza enorme. Noi rispettiamo il fatto che il clima impedisce di avere un campo di qualità in un paese del nord. Giocatori con una storia di infortuni non posso rischiarli in un campo artificiale. Voglio che sia chiaro che personalmente sono felice di essere qui. Ho tante partite in competizioni europee, ma mai in Norvegia con gente innamorata del calcio ed è bello avere la possibilità di giocare una bella partita. Mi auguro che domani vada tutto bene per tutti». 

Che squadra è il Bodo/Glimt?

«Non mi piace fare nomi di giocatori perché potrebbe essere una motivazione per loro. Hanno quattro punti e la considero la squadra più difficile da affrontare del girone. Ha i suoi principi di gioco e in questa situazione sarà una partita molto difficile». 

Qual è la sua reazione dopo quello che è successo domenica contro la Juventus?

«Io di quella partita ho analizzato la prestazione della mia squadra e dei miei giocatori. Non ho voluto analizzare la prestazione dell’arbitro e sono felice che sia andata così, perché se dovessi parlare nuovamente dei miei giocatori e della mia squadra direi solo quello che ho già detto. Non è una partita per dimenticare, ma per ricordare, ricordare l’atteggiamento avuto contro una squadra di statura superiore alla nostra. Sul modo in cui è stata diretta la partita, sono contento di non aver detto niente e preferisco non dire niente. In quel momento il focus era su rigore/gol, ma quando si analizza la partita c’è tanto da dire, dai primi agli ultimi minuti. Preferisco non dire nulla, proseguire in questa direzione ed essere concentrato sulla prestazione della mia squadra». 

Può cambiare 10 giocatori su 10 di movimento, c’è il rischio che qualcosa non possa funzionare? Quale sarà il suo sforzo per avere una Roma all’altezza?

«I sei punti che abbiamo con due partite ancora da giocare a Roma ci danno una certa tranquillità. Io voglio giocare la partita domani cercando di dimenticare la situazione positiva che abbiamo.

Non faremo undici cambi, ne faremo qualcuno. Abbiamo cinque cambi in panchina, che tante volte in Serie A è un modo di cambiare partite ed io non ho questo privilegio, ma ce l’ho in Conference League perché in panchina ci saranno giocatori con capacità di cambiare la partita. Abbiamo lavorato sulla struttura che giocherà domani, abbiamo analizzato la squadra di Bodo che ha più qualità del Cska e del Zorya e sarà una partita difficile». 

Come sta Zaniolo?

«Ce la può fare contro il Napoli. È un ragazzo con una storia clinica da rispettare, ha sofferto tanto ed è la sua prima stagione dopo la sofferenza. Vanno rispettate le sue paure e i suoi momenti di incertezza. Non è il massimo giocare in queste condizioni con un doppio crociato, stesso discorso per Karsdorp. Contro il Napoli non ci saranno problemi». 

Cosa si aspetta dal Bodo?

«Giocano sempre nella stessa organizzazione tattica, hanno il loro modo di difendere, di pressare, di giocare e fare transizione. Ha disputato partite di campionato norvegese, di Europa League e quelle di qualificazione di Champions, abbiamo visto tutto e analizzato modo della squadra di giocare. Sembrano stabili in quel modo di giocare e non penso che cambino qualcosa di fondamentale». 

Strano vederla in questa competizione, che effetto le fa?

«Come diceva qualche giocatore quando siamo arrivati, è la conseguenza del campionato che abbiamo fatto lo scorso anno, è il modo di pagare per questo campionato. Ma la verità è che siamo in questa competizione e dobbiamo giocarla con ambizione, serietà e responsabilità. Ovviamente il sogno di tutti è la Champions. Dopo la Champions c'è l'Europa League, dopo ancora c'è questa competizione. Non c'è da piangere, ma da giocare anche in queste circostanze che sono difficile. Ho giocato in condizioni difficili, ma così è nuovo anche per me. Mi sembra impossibile giocare bene, non tanto per il campo artificiale, ma perché c'è un vento impossibile per giocare a calcio. Ma dobbiamo giocare, lottare e portare a casa qualcosa».

Al di là della classifica, la squadra sta cambiando mentalità e sta crescendo a livello di condizione?

«Inizio a vedere gente preoccupata per questo, anche voi. Vedo preoccupazione. Questa squadra è diventata una famiglia indistruttibile: non c'è sconfitta, non c'è risultato, non c'è gioco io o gioca tu. Inizio a sentire qualche tipo di commento, c'è gente preoccupata. Noi non siamo preoccupati, ma siamo anche felici di quello che stiamo costruendo. Parlavo di famiglia ma posso parlare anche calcisticamente: stiamo costruendo qualcosa che sarà importante. Domani qui sarà un'esperienza diversa. Non nascondo che domani ci saranno tanti cambi perché c'è gente che deve riposare e c'è gente che merita di giocare. È un'esperienza in più per una squadra che ha bisogno di esperienza di vita e di calcio».

C'è nervosismo intorno alla Roma legata ad alcuni episodi arbitrali. Questa società è abbastanza rispettata e ha abbastanza peso nel calcio italiano?

«Preferisco non commentare ed essere concentrato sul mio, e il mio che posso controllare è il lavoro che facciamo ogni giorno. Dopo la partita con la Juventus ho deciso di non parlare dell'arbitro e dopo aver analizzato la partita con freddezza e tranquillità, che meraviglia che ho deciso di non commentare...Perché la gente si è concentrata solo sul rigor/non rigore o gol/non gol ma c'è tanto dall'inizio della partita fino alla decisione dei 3 minuti. Preferisco così, facciamo crescere la famiglia e la squadra. Non voglio entrare in questo».

Non è che gli arabi del Newcastle la portano via?

«Non lascio i miei ragazzi per niente, è deciso. Ho firmato 3 anni e nessuno me li farà lasciare».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Ottobre 2021, 20:07

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