Il sorriso che lo accompagna all’entrata in sala stampa, la dice lunga sul buon umore. La conferma, arriva poco dopo, quando rispetto ai tempi abituali (una decina di minuti), Mourinho regala probabilmente la conferenza pre-gara più lunga da quando è a Roma. Una mezz’ora nella quale spazia dal mercato al Cagliari, soffermandosi volentieri anche su aspetti tecnico-tattici, dimostrando di aver assorbito il brutto ko con la Juve, anche perché da oggi fino alla fine di febbraio, il calendario non presenta ostacoli insormontabili. Chi gli regala il sorriso è Sergio Oliveira, a suo dire era un profilo «inimmaginabile» viste le condizioni nelle quali era/è chiamata ad operare il club in questa sessione: «Non pensavo che fosse possibile prendere Sergio adesso. È un calciatore diverso, ha un carattere e una personalità forte di cui abbiamo bisogno. È un giocatore multifunzionale, che ci migliora. Mi aspetto altro? No (dipende dalla partenza di Diawara, c’è il Valencia). Abbiamo preso due giocatori velocemente che migliorano tanto le nostre opzioni e ci fanno più equilibrati. Ora finalmente c’è Maitland-Niles e non solo il povero Karsdorp». Che per oggi è recuperato, mentre è out El Shaarawy (in panchina Mourinho dovrà portare tre Primavera, Dimitrios Keramitsis, Jan Oliveras e Cristian Volpato). Per il rientro di Spinazzola, invece, bisognerà attendere ancora: «Mi piacerebbe sapere chi è stato il fenomeno che ha scritto o detto che sarebbe rientrato a novembre, un pazzo. Lo ha detto Leo? Allora è pazzo anche lui». Per rivederlo in campo ci vuole ancora un bel po’, e non si tratta solo di un recupero dall’infortunio, ma anche da una questione di condizione. Ci vorrà un altro mese abbondante ed è improbabile che possa partecipare anche agli spareggi con la Nazionale.
NO SCONTRI DIRETTI
Ridacchia. È soddisfatto, c’è poco da fare. L’arrivo del connazionale è qualcosa che non si aspettava e che ora gli permetterà di ruotare la mediana.
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Gennaio 2022, 01:36
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