Sette minuti di follia, sette minuti mai visti all'Olimpico. La Roma passa dal Paradiso all'Inferno in mezza ricreazione vanificando un 3-1 alla Juventus che l'avrebbe rimessa in corsa Champions. La nona sconfitta di Mourinho è decisamente la più dura da digerire. Nel primo tempo i giallorossi, tornati alla difesa a 4 e con Felix al posto dell'indisponibile Zaniolo, erano partiti forti con il gol di Abraham e il rigore dubbio non fischiato a de Ligt per un fallo di mano. Poi è arrivato il pari di Dybala nell'unico tiro in porta juventino del primo tempo. Nella ripresa la Roma entra col piglio di Bergamo. Da big. Prima il vantaggio di Mkhitaryan, poi la perla di Pellegrini su punizione sotto gli occhi di Totti. Sembrava il preludio di una grande serata, di quelle che non si vivevano da tempo da queste parti. E invece arriva il dramma, inatteso. Incomprensibile.
La Juve trova una fragilità da far paura e i bianconeri hanno trovato tre gol tra il 70' e il 77'. Tutti con disattenzioni di Smalling e compagni fino a quel momento quasi impeccabili.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Gennaio 2022, 08:46
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