Roma-Genoa 0-0, le pagelle dei giallorossi: Zaniolo e la magìa negata dall'arbitro. Abraham ingolfato

Roma-Genoa 0-0, le pagelle: Zaniolo e la magìa negata dall'arbitro. Abraham ingolfato

di Francesco Balzani

Roma e Genoa hanno pareggiato 0-0 nell'anticipo della 24esima giornata della serie A

La Roma non sfonda contro il Genoa: 0-0 all'Olimpico. Ira Zaniolo per il gol annullato: espulso

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 6: Il primo intervento arriva dopo 13 minuti su Ekuban che di testa disegna una traiettoria insidiosa. Di fatto è anche l’unico della partita.  Coi piedi non sempre è preciso. Diciamo che tra lui e Sirigu è gara a chi ha i guanti più puliti. 

Mancini 6: Inizia duro su Yeboah che prova a coglierlo di sorpresa in profondità, poi prende l’ennesima ammonizione di una stagione fin qui deludente. Resta solido e attento sulle rare incursioni genoane nella ripresa ma dovrebbe trovare più coraggio quando il Genoa finisce in 10. 

Smalling 6: Salva e smorza i pochi pericoli che capitano dalle parti di Patricio nel primo tempo. Il più importante capita alla fine quando devia il tiro a botta sicura di Badelj. Peccato per quel gol divorato di testa (sbadierato un dubbio fuorigioco). Una password di difficile individuazione, questa si. Altre meno. Nella ripresa rischia un po’ troppo. 

Ibanez 6,5: Di solito dalle sue parti è “dove si balla” per dirla alla Dargen D’Amico. Stavolta però Roger tiene i nervi saldi e non ha particolari problemi ad arginare Destro e Portanova. Così si prende la briga di attaccare palla al piede, a volte troppo a testa bassa. Tra i pochi a doversi rimproverare aualcosa. 

Karsdorp 6: Non parte concentrato e spreca due potenziali occasioni per far male. In fase difensiva però è sempre attento a non lasciare briciole sul divano e nella ripresa disegna un pallone perfetto per Smalling che manda fuori. Nella ripresa va al cross una decina di volte, poche quelle da menzionare.  (27’st Veretout 5,5: gli si chiede sprint, mette solo altra confusione).

Oliveira 6: Prova ad addolcire l’atmosfera con tocchi di classe che colgono di sorpresa tanto gli avversari quanto alcuni compagni. Al minuto 33 su punizione impegna per la prima volta Sirigu, poi coglie l’esterno della rete su invenzione di Zaniolo. Pericoloso, sempre. Nella ripresa è meno fluido.  (12’st El Shaarawy 6: entra indiavolato e prova a mettere il Grifone nella rete. Ma l’effetto cresta alta dura troppo poco e nel finale una zolla gli leva la gioia da Brividi)

Cristante 5,5: Gioca in pigiama, non nel senso buono. Quando il Genoa lo pressa va in difficoltà, ma pure quando c’è da gestire il pallone appare intorpidito.

Vedi il pallone regalato sulla trequarti genoana all’ultimo assalto del primo tempo. Errori che il pubblica sottolinea. Nella ripresa ci prova timidamente dalla distanza.  L’obiettivo del mercato estivo è quello di poter contare su di lui come fa Mancini in Nazionale. Da riserva preziosa.  

Mkhitaryan 5,5: Mezz’ora passata nel caotico traffico di poche idee a centrocampo. L’armeno ha provato a dirigere come al solito trovando poca assistenza. Al 31’ ecco la palla per sbloccare la partita ma perde il tempo buono. Nella ripresa la musica non cambia. E non è un bene. 

Maitland-Niles 5: Sfrutta i cali di zucchero di Hefti provando a farsi conoscere al pubblico romano per quello che è: un esterno alto. E di tentativi offensivi è pieno il primo tempo.  Purtroppo però su quella fascia bisogna anche dare copertura. E soprattutto bisogna saper controllare palloni caldi. Sarà che è qui da poco, sarà che è un altro calcio. Sarà…Per il momento è deludente. (12’st Afena-Gyan 6,5: entra a ritmo dell’ombelico del mondo. Ruba palloni, corre, tira senza pensieri. Oestigard prova a ballare con lui ma lo prende per il collo e si fa buttare fuori).

Zaniolo 6: Giorni intensi, ma d’altronde è normalità quando sei uno dei calciatori più forti del campionato. La risposta sul campo di Nicolò si fa attendere 90 lunghi minuti. Poi arriva la magia da Brividi, quella che ti fa vincere più di una partita. Quella che deve risuonare a Torino come un grido di rifiuto. Basta un sussurro però, quello del solito piccolo arbitro. Che uccide il calcio, che ammazza i sogni dei bambini. E di Zaniolo.  Per ammirarlo davvero bisogna aspettare 35 minuti quando prende palla e si beve mezza Liguria. Poi si ripete assistendo al meglio Oliveira che spara fuori.. Scivola fuori dalla partita? Macchè. 

Abraham 5,5: Un tempo di movimenti tanto belli quanto poco produttivi. Un po’ per bravura della difesa genoana, un po’ per eccessiva precipitosità. Nella ripresa con Felix trova maggiori spazi e per poco non realizza il gol numero 18. Glielo vieta il gambone di Oestigard. Anche in fase difensiva prova a dire la sua ma oggi non va. Poi il presunto pestone. 

Mourinho 5,5:  Schiera la migliore formazione possibile (tranne Pellegrini), ma l’effetto Empoli non si vede. Solo sul finire del primo tempo la Roma prova a fare seriamente la partita ma è eccessivamente schiacciata su un modulo che gode solo nelle ripartenze. Mou cambia tanto nella ripresa (forse troppo considerato lo spostamento di Mkhitaryan a terzino alto) e punta sull’effetto sorpresa. Che arriva nel finale, rovinata. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Febbraio 2022, 17:37

© RIPRODUZIONE RISERVATA