Roma, Dzeko tuttofare trascina la squadra

Roma, Dzeko tuttofare trascina la squadra

di Alessandro Angeloni
Quanto lo abbiamo pensato, tutti. Dzeko sta aspettando le notti Champions. Detto, fatto. Arriva la prima degli “ottavi” e lui non manca all’appello. E stavolta non parliamo del numero di gol segnati, che restano cinque (messi a segno nella fase a gironi), ma parliamo di un calciatore straordinario in generale. Della sua prestazione in assenza di gol. Edin è uno che sa fare tutto, in gergo, fa reparto da solo. Prende il pallone e lo lavora come un falegname, poi lo accarezza come un gioielliere fa con un diamante, poi picchia (tira) come un fabbro. Stavolta lo ha bloccato il palo, per ben due volte. Ma le due reti della Roma portano comunque la sua firma: sul primo stoppa e gira una palla al bacio per Zaniolo, sul secondo, è sempre Nicolò a raccogliere una bordata dal limite dell’area, che colpisce - stranamente - il palo e gli porta il pallone sul sinistro e a porta vuota. Dici, un centravanti deve segnare. E’ vero, ma vederlo giocare così dà piacere agli occhi e gusto. Trentadue anni e un futuro nella Roma tutto da decidere. Perché quel contratto gli va a scadenza e c’è chi ha dubbi se rinnovarlo o meno. Lui grossi dubbi non ne ha, non ne ha mai avuti, specie lo scorso gennaio quando tutto era fatto per il trasferimento al Chelsea, ma davanti al futuro ci inchiniamo, solo perché non lo conosciamo. Ma conosciamo Dzeko e ce lo godiamo - e se lo gode Di Francesco - finché si può. Amen.
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Febbraio 2019, 15:59

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