Roma-Bologna. Fonseca: «Squadra impaurita. Giocatori in crisi emotiva»

Fonseca: «Squadra impaurita. Giocatori in crisi emotiva»
L'ennesima sconfitta interna, un'altra prestazione da dimenticare sottolineata dai fischi e dai cori di contestazione dei 30 mila presenti sugli spalti dell'Olimpico. Il 2020 della Roma continua nel peggiore dei modi e la sconfitta per 3-2 col Bologna, dopo quella per 4-2 a Reggio Emilia, certifica la crisi della squadra di Paulo Fonseca, capace di raccogliere appena quattro punti nelle ultime sei partite di campionato. La formazione di Sinisa Mihajlovic, viceversa, gioca una gran partita e infila il terzo successo consecutivo facendo un bel balzo in classifica in attesta delle gare del weekend.
«La squadra ha accusato molto l'ultima sconfitta col Sassuolo e oggi abbiamo fatto una partita con poca sicurezza in difesa, con i giocatori non tranquilli - l'analisi di Fonseca -. La squadra ha reagito nel secondo tempo ma dopo l'espulsione di Cristante è stato molto difficile. Devo dire che in questo momento c'è un problema emotivo». Che costringerà il tecnico portoghese a cambiare qualcosa per invertire il trend negativo. «Vediamo, so che questo non è un momento facile, veniamo da due sconfitte ma io sono sempre il responsabile della squadra e devo pensare bene, con equilibrio, a cosa si può cambiare per migliorare - sottolinea Fonseca -. La squadra ha fatto molte cose buone in questa stagione e io devo lavorare con i giocatori sul lato emotivo, devono credere di poter fare molto meglio. Noi possiamo vincere o perdere ma la cosa importante è giocare con coraggio, e invece io ho visto una squadra impaurita. Il problema adesso è mentale, alla squadra manca tranquillità e fiducia. Dobbiamo lavorare per cambiare questa situazione, reagire senza fare drammi. La contestazione dell'Olimpico? I tifosi non sono soddisfatti, e penso sia normale».
Così come è normale la soddisfazione in casa Bologna per la vittoria e la prestazione contro i giallorossi. «La differenza l'ha fatta la decisione da parte nostra di giocare la partita a viso aperto. I ragazzi stanno facendo un cambio culturale, si tratta di uno step importante - evidenzia il tattico Emilio De Leo -. Mihajlovic alla fine ha fatto i complimenti alla squadra per la prestazione, aveva chiesto di giocare non remissivi e la squadra ha fatto bene in campo. Era orgoglioso». E l'Europa adesso non è più un traguardo proibito. «Procediamo sulla nostra strada, abbiamo tantissimi margini di miglioramento e delle potenzialità incredibili. Non vogliamo nasconderci, andiamo avanti così e poi ci guarderemo intorno per vedere dove saremo arrivati» conclude De Leo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Febbraio 2020, 23:47

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