Robinho, estradizione in Italia negata dal tribunale: sconterà i 9 anni per violenza sessuale in Brasile

Grazie alla cooperazione giuridica, l'Italia può chiedere il trasferimento dell'esecuzione della pena in Brasile

Robinho, estradizione in Italia negata dal tribunale: sconterà i 9 anni per violenza sessuale in Brasile

di Redazione web

​Robinho, no all'estradizione in Italia da parte del tribunale: sconterà i 9 anni per violenza sessuale in BrasileSulla base dell'articolo quinto della Costituzione, il Brasile nega l'estradizione dell'ex attaccante del Milan Robinho, condannato in Italia in via definitiva a nove anni di carcere, per violenza sessuale di gruppo.

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Esecuzione della pena italiana in Brasile

Tuttavia, grazie alla cooperazione giuridica, l'Italia può chiedere il trasferimento dell'esecuzione della pena in Brasile. Lo apprende l'ANSA da fonti locali.

L'articolo quinto della Costituzione prevede che nessun cittadino brasiliano sia estradato, salvo eccezioni che qui non ricorrono. La richiesta di estradizione era stata presentata a inizio ottobre.

Il legale della vittima: il Brasile usa lo strumento dell'impunità

«È una decisione formalmente corretta ma nella sostanza ha trasformato la garanzia costituzionale brasiliana in uno strumento di impunità, vanificando l'esecuzione di una pena che è stata regolarmente accertata dalla giustizia italiana». Così l'avvocato Jacopo Gnocchi, legale della giovane che nel 2013 a Milano subì una violenza sessuale di gruppo da parte di Robinho e altre persone, commenta con l'ANSA la decisione del Brasile. «Auspichiamo, a questo punto - aggiunge - che almeno vi sia una richiesta di esecuzione della medesima pena in Brasile, e questo anche per una più generale tutela delle donne, vista la risonanza del caso».

Per il legale della vittima, parte civile nel processo, la decisione delle autorità brasiliane di negare l'estradizione, ma con la possibilità per l'Italia di chiedere il trasferimento dell'esecuzione della pena in Brasile, «era una delle possibilità che avevamo già preso in considerazione in base alla Costituzione brasiliana».

L'ormai ex ministra Marta Cartabia a fine settembre aveva trasmesso la richiesta di estradizione alle autorità brasiliane.

A metà febbraio scorso, dopo la condanna definitiva a 9 anni di reclusione del 19 gennaio a carico di Robinho e dell'amico Ricardo Falco, era stata la pm milanese Adriana Blasco a firmare e spedire in via Arenula la richiesta di estradizione e il mandato d'arresto internazionale per i due, che vivono in Brasile, sempre contumaci nel processo. Secondo le indagini, l'ex fantasista carioca, quattro stagioni al Milan tra il 2010 e il 2014, la notte del 22 gennaio del 2013, avrebbe fatto bere una 23enne di origine albanese fino al punto da renderla incosciente e lui e gli altri (alcuni mai rintracciati) l'avrebbero violentata a turno, senza che lei potesse opporsi, in un guardaroba di un locale della movida milanese, dove la giovane si era recata per festeggiare il compleanno.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Novembre 2022, 13:35

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