Dj Ringo: «Il mio Milan è un gran concerto. Gattuso punk vincente. Piatek è Virdis e Higuain...»
di Luca Uccello
E Higuain?
«La cosa peggiore che ci potesse capitare. Nel calcio, come nella vita, ci vuole coraggio. Coraggio di arrivare in fondo e non arrendersi alla prima difficoltà visto che il Milan lo pagava fior di milioni e invece si è tirato indietro. Si è comportato come Bonucci».
Però il Milan ci ha guadagnato, giusto?
«Grazie alla capacità di Leo e Paolo che hanno saputo rimediare con due grandi acquisti. Non voglio pensare cosa sarebbe successo con Fassone e Mirabelli. Probabilmente saremmo finiti all’inferno».
Ora c’è Piatek...
«Teniamocelo stretto: abbiamo il bomber».
Nuovo Shevchenko?
«Vedere Sheva è troppo facile. Io ci rivedo grandi giocatori del passato. Ha i colpi di Virdis, gli stessi movimenti in area e e poi di testa è bravo come lui. E c’è anche la combattività di Pierino Prati...».
E con Paquetà come la mettiamo?
«Gande sorpresa. A me ricorda Ancelotti. Poi chiaro che ha dei colpi diversi da Carletto. Paquetà alla Kakà? Lo vedo completamente diverso da Ricky».
Altri paragoni?
«Per come comanda la difesa Romagnoli mi ricorda Cesare Maldini. Eretto, elegante, senza paura. Paolo mi dice che è un bravo ragazzo e che il Milan ha bisogno di bravi ragazzi».
Milan in Champions da terzo?
«Anche da quarto. L’importante è tornare a giocarla. Manchiamo da troppo tempo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Febbraio 2019, 09:47
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