Dj Ringo: «Il mio Milan è un gran concerto. Gattuso punk vincente. Piatek è Virdis e Higuain...»

Dj Ringo: «Il mio Milan è un gran concerto. Gattuso punk vincente. Piatek è Virdis e Higuain...»

di Luca Uccello
MILANO - Dj Ringo, cuore rossonero a 360 gradi. Rino Gattuso? «È puro stile Ramones, un allenatore punk. Urla, soffre, vive la partita da uomo vero, viscerale. Non vorrei essere al posto dei giocatori, prendono di quei sberloni a fine partita...». Ma non solo per il direttore creativo di Virgin Radio Paolo Maldini: «È come i Dire Straits, chitarra fina. Leonardo? Pink Floyd». Poi c’è la squadra, c’è Romagnoli («Red Hot Chili Pepper, energia pura») e naturalmente Piatek: «Per lui tutte le colonne sonore di Ennio Morricone che hanno a che fare con i film western di Clint Eastwood, lui è un duro, è un pistolero. Quando tira su il poncho e tira fuori il revolver: pum pum pum, il portiere è spacciato...». Grande milanista, grande amico di Paolo, ma anche di Rino («Penso che Ringhio ne abbia piene le scatole dei miei messaggi. Gliene mando mille...») e di Boban: «Spero un giorno possa tornare».

E Higuain?
«La cosa peggiore che ci potesse capitare. Nel calcio, come nella vita, ci vuole coraggio. Coraggio di arrivare in fondo e non arrendersi alla prima difficoltà visto che il Milan lo pagava fior di milioni e invece si è tirato indietro. Si è comportato come Bonucci».

Però il Milan ci ha guadagnato, giusto?
«Grazie alla capacità di Leo e Paolo che hanno saputo rimediare con due grandi acquisti. Non voglio pensare cosa sarebbe successo con Fassone e Mirabelli. Probabilmente saremmo finiti all’inferno».

Ora c’è Piatek...
«Teniamocelo stretto: abbiamo il bomber».

Nuovo Shevchenko?
«Vedere Sheva è troppo facile. Io ci rivedo grandi giocatori del passato. Ha i colpi di Virdis, gli stessi movimenti in area e e poi di testa è bravo come lui. E c’è anche la combattività di Pierino Prati...».

E con Paquetà come la mettiamo?
«Gande sorpresa. A me ricorda Ancelotti. Poi chiaro che ha dei colpi diversi da Carletto. Paquetà alla Kakà? Lo vedo completamente diverso da Ricky».

Altri paragoni?
«Per come comanda la difesa Romagnoli mi ricorda Cesare Maldini. Eretto, elegante, senza paura. Paolo mi dice che è un bravo ragazzo e che il Milan ha bisogno di bravi ragazzi».

Milan in Champions da terzo?
«Anche da quarto. L’importante è tornare a giocarla. Manchiamo da troppo tempo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Febbraio 2019, 09:47

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