Qatar 2022, Uefa: "Ok al mondiale d'inverno".
Ma leghe calcio e club preparano le barricate

Qatar 2022, Uefa: "Ok al mondiale d'inverno". Ma leghe calcio e club preparano le barricate

di Ernesto De Franceschi
MILANO - Un Mondiale sotto l'albero di Natale. Non è il prossimo cinepanettone, ma quello che succederà nel 2022 quando la manifestazione iridata si svolgerà in mezzo al deserto del Qatar. Impossibile, per motivi climatici, organizzarla, come sempre, tra giugno e luglio. Così, per la prima volta nella storia, si giocherà durante l'autunno europeo, nei mesi di novembre e dicembre. Lo ha ufficializato la task force della Fifa, incaricata d'impostare il calendario internazionale per il periodo 2018-2024. Le date definitive, in ogni caso, dovranno essere formalizzate dal comitato esecutivo del calcio mondiale che si riunirà il 19 e il 20 marzo per emettere il verdetto definitivo.





La collocazione del torneo nel periodo di novembre e dicembre, condivisa dalle 6 confederazioni continentali compresa la Uefa e sgradita ai club, avrà un impatto sui calendari dei singoli campionati nazionali e su quelli delle competizioni internazionali per società. Un'autentica rivoluzione: la serie A 2022/23 potrebbe scattare già a fine luglio e la Champions a Ferragosto. Per questo, la task force guidata dallo sceicco Salman bin Ebrahim Al-Khalifa ha chiesto che i Mondiali 2022 durino meno, in termini di giorni, rispetto alle precedenti edizioni della Coppa del Mondo. Il gruppo di lavoro ha anche esaminato la possibilità di far giocare la Confederations Cup del 2021 in un altro paese asiatico durante la tradizionale finestra di giugno e luglio. Il Qatar verrebbe risarcito con il Mondiale per club 2021, che servirebbe come test a 12 mesi dai Mondiali.



L'ipotesi aprile-maggio, caldeggiata dai club, non è stata presa in considerazione dato che nel 2022 il Ramadan inizierà proprio il 2 aprile. L'Eca, che riunisce i principali club europei, ha già annunciato la richiesta di «un risarcimento» perché, ha detto il presidente Karl-Heinz Rummenigge, i costi legati al calendario rivoluzionario non possono ricadere solo sulle società. Insomma, il caos è servito.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Febbraio 2015, 10:53