Mondiali Qatar, Francia a caccia del bis mentre l'Argentina cerca il riscatto: chi sono le favorite (e le stelle) in campo

Da Messi a Mbappé, da Cristiano Ronaldo a Neymar: al via la rassegna iridata con i più forti calciatori del pianeta

Brasile, Argentina, Francia e le altre super favorite: le stelle del calcio si sfidano per la coppa del mondo

Francia, Argentina, Inghilterra, Olanda, Olanda, Spagna, Brasile, Portogallo, Germania e Belgio. Sono queste le favorite dei Mondiali in Qatar. Con i blues che cercano la riconferma, mentre l'Argentina il riscatto. Ma ci sono anche gli outsider olandesi, che non si erano qualificati all'edizione del 2018, e ora sono in cerca di un nuovo successo.

Le favorite

La Francia

È sulla Francia di Didier Deschamps che saranno puntati gli occhi di tutto il mondo. Le aspettative nei confronti dei campioni in carica sono altissime. Dopo il trionfo in Russia nel 2018, confermarsi in Qatar non sarà semplice. È accaduto solo in due delle precedenti 21 edizioni del mondiale: Italia (1934-1938) e Brasile (1958-1962). I bleus hanno ottenuto la qualificazione con un turno d’anticipo, macinando gli avversari senza preoccupazioni: Finlandia, Ucraina, Bosnia e Kazakhstan nulla hanno potuto contro i campioni del mondo in carica.

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L'Argentina

Dopo le finali perse contro Germania (Mondiali 2014) e Cile (Copa América 2016) e l’eliminazione agli ottavi di finale contro la Francia (Mondiali 2018), l'Argentina si candida tra le favorite in Qatar. Con la storica vittoria contro il Brasile in Copa América nel 2021, in un teatro d’eccezione come il Maracaná, l’Albiceleste è tornata ad alzare un trofeo che dalle parti di Buenos Aires mancava da 32 anni. La Selección, che ha ottenuto la qualificazione al Mondiale da imbattuta, arriva al mondiale qatariota sulle ali dell’entusiasmo. La domanda che tutti si pongono è: Messi e compagni sapranno ripagare le attese di un intero popolo?

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L'Inghilterra

L'Inghilterra, inserita nel gruppo B insieme a Iran, Stati Uniti e Galles, è una delle principali candidate per la vittoria finale dei Mondiali 2022 in Qatar. Nonostante negli ultimi mesi abbiano vissuto un periodo complicato, gli uomini di Southgate sono chiamati a compiere l’impresa. Per farlo dovranno riscoprire l’entusiasmo della cavalcata verso la qualificazione. E c’è già chi ha messo le cose in chiaro. Declan Rice, terzino del West Ham, si è presentato nell’emirato arabo con una valigia vuota: «Con questa portiamo a casa il trofeo». La solita spocchia inglese… che sia la volta buona?

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L'Olanda

L’Olanda, outsider di lusso a Qatar 2022, è reduce dalla delusione dei Mondiali 2018 ai quali non riuscì a qualificarsi. Escluse le colonne portanti van Gaal e Blind, è una nazionale che in rosa non ha più nessuno dei giocatori che sfiorarono la finale in Brasile nel 2014. Il cammino verso il torneo nell’emirato è stato entusiasmante: prima la vittoria del girone di qualificazione (23 punti davanti a Turchia e Norvegia, 33 gol realizzati e solo 8 incassati) e poi quella in Nations League (16 punti davanti a Belgio e Polonia, 14 gol realizzati e solo 6 incassati).

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La Spagna

Il percorso di qualificazione al Mondiale in Qatar è stato netto: 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta. È il 16° mondiale per la Roja, che dal 1978 ha sempre preso parte alla manifestazione. Se sarà vittoria, vorrà dire che il binomio (4-3-3 - giovani) avrà funzionato alla perfezione. Ben 8 calciatori sono nati dal 2000 in poi, alcuni sono già star mondiali che faranno dimenticare le esclusioni di Sergio Ramos, David de Gea, Thiago Alcantara e Oyarzabal (quest’ultimo per infortunio). Una sola volta la Nazionale si è spinta fino alle semifinali di un Mondiale: nel 2010, poi terminato con la vittoria. Un successo distante 12 anni che non appaga la nuova generazione al suo primo ingresso in una grande vetrina. Luis Enrique la guiderà a giocare come ci si aspetta che giochi: “Il mio compito è coordinare la squadra per avere la stessa idea in attacco e in difesa ed esaltare le loro virtù in modo che possano esibirsi in spazi brevi”. Insidia nel girone: c’è la Germania.

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Il Brasile

Ventidue partecipazioni al Mondiale. La Seleçao è la squadra più presente alla manifestazione e gioca solo per vincere.

Pur di evitare le strutture di allenamento qatarine, il Brasile ha scelto di stanziarsi a Torino nella settimana che ha preceduto lo sbarco a Doha. Doppie sedute al training center della Juventus e tutte le comodità di un ritiro in un centro sportivo di altissimo livello. L’obiettivo è alzare la Coppa del Mondo e tutto dev’essere perfetto, anche perché il gruppo è un bel mix di giovani forti (anche in attacco) e giocatori con grande esperienza (in difesa).

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Il Portogallo

C’è tanta classe, esperienza ed esplosività nella rosa del Portogallo, giunto al sesto mondiale consecutivo con grandi soddisfazioni continentali: l’Europeo del 2016, la Nations League del 2019. Fernando Santos ha lasciato a casa Renato Sanches, Mario Rui e Beto. In rosa tante conoscenze ed ex del nostro campionato: Rui Patricio, João Cancelo, João Mario, Bruno Fernandes, Cristiano Ronaldo, André Silva, Rafael Leão: per quest’ultimo strada spianata sulla fascia sinistra a causa dell’infortunio di Diogo Jota. Nel girone con Uruguay, Corea del Sud e Ghana, i portoghesi puntano al primo posto. 

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La Germania

Dove eravamo rimasti? Nella spedizione in Russia arrivò un deludente quarto posto nel gruppo F con Svezia, Messico e Corea del Sud. Un vero trauma per la Nazionale che tra le 32 del Qatar è quella con più partecipazioni (seconda dopo il Brasile) con 19. Dopo l’era Joachim Löw (2006-2021) si è aperta quella quella di Hans-Dieter Flick (che fu suo assistente). Si presenta sotto una nuova veste ringiovanita, priva di Hummels, Gosens e di chi da tempo è sparito dai radar del calcio moderno (Khedira). L’attesa è tutta nel vedere come Flick allestirà il centrocampo (4-3-3 o 4-2-3-1) per sfruttare al meglio uno dei punti di forza dei suoi: il ventaglio di giocatori in grado di contribuire al gol. Insidia nel girone: c’è la Spagna.

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Il Belgio

La generazione d’oro del Belgio si presenta alla manifestazione forte del suo secondo posto nel ranking FIFA e della terza posizione all’ultimo Mondiale. In Brasile e nelle precedenti due edizioni degli Europei è sempre arrivato ai quarti di finale, ma per Martinez potrebbe essere l’ultima possibilità di sfruttare il potenziale magico che questo decennio gli ha riservato. Qualche perdita rilevante c’è già stata, Vincent Kompany non c'è più, nemmeno Thomas Vermaelen, che sarà in panchina come assistente tecnico. Le opzioni in difesa non sono troppo incoraggianti ma l’attacco riserva sempre sorprese: De Bruyne, Hazard (il cui impegno sarà centellinato) e Lukaku.

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L'outsider

Il Qatar

Il Paese ospitante, inserito nel gruppo A con Ecuador, Senegal e Olanda, ha letteralmente costruito nel deserto una nazionale ex novo. Unica esordiente in questa edizione dei Mondiali, i padroni di casa non hanno disputato le qualificazioni ma in chiave di preparazione sono stati comunque inseriti fuori classifica in un girone europeo, sfidando Lussemburgo, Azerbaijan, Irlanda, Serbia e Portogallo. Nei 12 anni di avvicinamento al torneo, la selezione qatariota ha partecipato come ospite d’onore alla Copa América 2019 e alla Gold Cup 2021, riservata alle squadre di Nord, Centro America e Caraibi. Il 2019 è stato un anno storico perché ha visto gli uomini di Felix Sanchez alzare al cielo la Coppa d’Asia, battendo in finale il Giappone.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Novembre 2022, 19:43

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