Premier League, la favola Leicester è finita. Ranieri ora trema

La favola Leicester è finita. Ranieri ora trema

di Redazione Sport
La prima sconfitta casalinga dopo un'imbattibilità durata 20 partite fa sprofondare il Leicester nei bassifondi della Premier League: adesso Claudio Ranieri è costretto a guardarsi le spalle. Dopo 11 turni sono solo due le lunghezze che separano le Foxes dal terzultimo posto, un margine di sicurezza irrisorio che comincia a preoccupare dalle parti di King Power stadium. Se era inimmaginabile che le fantastiche Volpi potessero ripetere lo storico exploit dell'anno scorso, il campionato si sta rivelando ancor più complicato del previsto: già cinque sconfitte (due in più dell'intera scorsa stagione) in meno di tre mesi. A parziale consolazione, l'ottimo debito in Champions League: ma se gli ottavi appaiono ormai ipotecati (ancora imbattute, alle Foxes manca ormai solo il riscontro matematico), la Premier richiede ora un netto cambio di passo.

Addirittura impietoso il confronto con l'anno scorso quando - dopo lo stesso numero di giornate - le Volpi erano terze, a tre lunghezze dal vertice. E reduci - che coincidenza - dalla vittoria sul campo del West Bromwich, la stessa squadra che domenica ha espugnato la roccaforte del Leicester. Simbolo delle attuali difficoltà che sta incontrando la squadra di Ranieri è il suo giocatore più noto, il centravanti Jamie Vardy: di questi tempi 12 mesi fa aveva già messo a segno 11 gol, chiudendo la stagione con 24, quest'anno è fermo a due. Ma per Ranieri non è ancora tempo né di processi né di allarmismi, c'è tempo per sistemare la classifica. «Mi dispiace molto che abbiamo perso il nostro record casalingo - le parole di Ranieri -. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, forse abbiamo pagato le fatica di Champions League. La panchina a Vardy? In questo momento giochiamo meglio con Shinji Okazaki, così ho preferito farlo riposare».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Novembre 2016, 20:42

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