Italia, Prandelli non si nasconde: "Convinti
di poter arrivare fino in fondo"

Italia, Prandelli non si nasconde: "Convinti ​di poter arrivare fino in fondo"

di Ernesto De Franceschi
MILANO - Stiamo pensando di arrivare in finale. Partiamo con la consapevolezza che la nostra organizzazione di gioco e di lavoro sia fatta per arrivare in fondo. Nel primo giorno di scuola, il ct lo ha definito proprio cos, Cesare Prandelli alza l'asticella degli obiettivi.





A Coverciano è iniziata ieri la spedizione Brasile 2014. Dopo aver scontentato molti con la lista dei 30 pre-convocati («Non ho chiamato giocatori con le caratteristiche di Gilardino e Toni perché vogliamo manovrare in attacco in maniera diversa»), entro il 2 giugno Prandelli (ieri in conferenza con l'interprete della lingua dei segni per i sordi) dovrà comunicare l'elenco dei 23 azzurri che voleranno in Brasile.

«Posso avere già le mie idee - conferma - ma mi auguro di avere fino in fondo tanti dubbi. Vorrebbe dire che questi 30 giocatori sono arrivati a Coverciano con la voglia di vivere questo momento con una felicità contagiosa. Non ho lasciato a casa nessuno vincitore della Champions...».



Tempo di scelte, quindi. Per i 23 i dubbi maggiori sono sui 5 attaccanti: Balotelli, Immobile, Cerci e Cassano, su cui ieri il ct ha speso dolci parole («Si è rimesso in gioco quest'anno e ha vinto. E' la sua ultima chance»), sono sicuri. L'ultima maglia se la giocano Destro, Rossi e Insigne, che sembra in pole per l'esclusione. Mentre questi giorni saranno decisivi per Pepito. «Non voglio mettergli troppa pressione addosso, dobbiamo capire se ha una condizione superiore a quella di qualche giorno fa». Poi le scuse a Criscito, uno degli esclusi illustri che non l'aveva presa bene. Il ct in un'intervista aveva replicato: «Mica ho lasciato a casa Cabrini o Maldini...». Frase catalogata ieri come «una battuta infelice». Prandelli, poi, parla di codice etico e social network: «Confermo che quello di Chiellini non è stato un gesto violento. Comunque, ne parleremo coi ragazzi, e sono sicuro che faremo un Mondiale immacolato, l'ho pure sognato (sorride, ndr). Twitter e Facebook? Ne parlerò con i ragazzi. Mi piace responsabilizzare la squadra e condividere una scelta».



Un ct che vive una situazione kafkiana: sbarcherà in Brasile senza la firma sullo sbandierato rinnovo del contratto («Io la metterei in un nano-secondo», sorride il Prandelli), ma ieri ha ricevuto in conferenza stampa la conferma da un imbarazzato vice-presidente federale (Demetrio Albertini) dimissionario. Non il miglior viatico per arrivare fino in fondo...
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Maggio 2014, 10:18

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