Pioli: “Farò grande l'Inter. La squadra va potenziata con la mentalità vincente”

Pioli: “Farò grande l'Inter. La squadra va potenziata con la mentalità vincente”

di Alessio Agnelli
«Normalizzatore? No, grazie, perché l'Inter deve andare oltre il normale, tornare grande. Meglio potenziatore, visto che il potenziale è importante e ho tutte le intenzioni di svilupparlo». La platea è quella delle grandi occasioni, con sala stampa esaurita in ogni ordine di posto e dirigenza al gran completo (oltre ad Ausilio e Gardini, anche Liu Jun e Steven Zhang). Ma Stefano Pioli l'interista, «tutto vero e sedermi su questa panchina è una gioia anche per questo», non ha mostrato alcun timore riverenziale alla sua prima ad Appiano. Sicuro di se e della qualità della rosa, il 51enne di Parma è partito, infatti, dall'appellativo di normalizzatore, rispedito al mittente, per fissare subito paletti ed obiettivi stagionali. 

«Serve solo avere una mentalità vincente - ha proseguito l'ex tecnico della Lazio -, perché la squadra ha valori importanti e il potenziale per giocare in modo concreto e propositivo. L'importante è che lo facciano con passione e voglia di metter sotto l'avversario. Solo così diventeremo una squadra forte e potremo tornare in corsa per la Champions». Perché, a dispetto del -8 dal 3° posto, l'ultimo disponibile per l'Europa che conta, Pioli non sembra aver dubbi sulla rotta da seguire. «Ripeto, sarei contento se arrivassimo in Champions. Ci sono tante partite da giocare, non vendo facili illusioni ma ci sono le possibilità per centrare l'obiettivo che la proprietà vuole». 
Altrimenti amici come prima e possibile divorzio a giugno (come da clausola d'esonero, con penale) «ma non sono preoccupato. L'importante è il bene dell'Inter, io mi reputo un professionista che non lascia nulla al caso. Pretenderò e darò il massimo per questo club, il contratto non conta».

A contare saranno i risultati, ma anche il gioco «perché penso sia più facile vincere le partite giocando bene». Ma il debutto, contro il Milan nel derby, non sarà certo dei più agevoli. «Ci aspetta una grande gara. I rossoneri stanno giocando bene ma noi abbiamo le motivazioni giuste per far nostra la partita - ha chiosato Pioli -. Davanti abbiamo un mese da 8 partite, ci sarà bisogno di tutti e farò in modo che tutti siano pronti e con il giusto atteggiamento». Non solo capitan Icardi, «un esempio per voglia e spirito di sacrificio e un centravanti che segna con continuità», ma anche Candreva, da cui «mi aspetto tanto. Il nostro screzio alla Lazio? Contesti diversi, sono certo che darà il massimo per questa causa», e Gabigol, finora ai margini. «Ma si sta allenando bene e ci sarà bisogno di tutti».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Novembre 2016, 08:45

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