Addio Pelè, tutto il mondo si inchina a O Rei: dalla Nasa a Biden, da Putin a Michael Jordan

La scomparsa di Pelé ha visto reazioni dai potenti e dai giornali di tutto il mondo. Anche dall'Argentina, patria dell'eterno rivale Maradona

Addio Pelè, tutto il mondo si inchina a O Rei: dalla Nasa a Biden, da Putin a Michael Jordan

Il Brasile lo piange, il mondo lo ricorda e lo esalta. La scomparsa di Pelè è un evento che ha colpito e commosso a livello globale, tale e quale alla fama del campione e dell'uomo che il passare degli anni, lo sbiadirsi delle immagini, non ha dissolto. Il senso di perdita è enorme ma l'eredità di O Rei è altrettanto grande ed entrambe faticano ad essere ricomprese e circoscritte, pur in migliaia di articoli, servizi, ricordi, frasi e post dedicatigli nelle ultime ore.

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Tutto il mondo si inchina per Pelé

In un inevitabile sguardo verso l'alto, tra i primi omaggi c'è quello della Nasa, che su Twitter posta la foto di una galassia «con i colori del suo Brasile», mentre la Fifa espone le bandiere a mezz'asta, simbolo del lutto del calcio mondiale, e la Figc annuncia 1' di raccoglimento prima delle partite di serie A, alla ripresa del campionato il 4 gennaio. Anche i potenti del mondo e le celebrità rivolgono un loro pensiero a Pelè, da Joe Biden a Vladimir Putin, col presidente Usa che sottolinea come la sua «ascesa da origini umili a leggenda del calcio è la storia di ciò che è possibile» e quello russo che esprime le condoglianze per la scomparsa «del figlio eccezionale del popolo brasiliano».

«Un grande e un buon uomo», dice di lui Sylvester Stallone, che recitò con lui in 'Fuga per la vittorià, e le qualità umane di Edson Arantes Do Nascimiento sono esaltate in un lungo post dell' Unesco, ricordandone «l'impegno instancabile per promuovere lo sport come strumento di pace» e l'attività come ambasciatore di buona volontà per l'Unicef e poi nel Summit della Terra dell'Onu, svoltosi a Rio nel 1992. Tra i tanti campioni e fuoriclasse che lo ricordano, Michael Jordan posta una foto che lo ritrae con Muhammad Alì, definendoli «l'essenza della grandezza», mentre gli ex azzurri Gigi Riva e Gianni Rivera, suoi rivali nella finale di Messico '70, rimpiangono il fatto di non averci mai giocato insieme e il n.10 afferma che «se non ci fosse stato il calcio, lo avrebbe sicuramente inventato».

L'addio sui giornali di tutto il mondo

La scomparsa di Pelè è sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, anche nella 'nemica' Argentina, dove il quotidiano sportivo 'Olé' titola che ora «C'è una riunione nella sommità del Cielo», pubblicando la foto di un abbraccio tra Pelé e Maradona. «Addio al re e alle leggenda del calcio» è invece il titolo del 'Clarin'. «Pelé, il volto globale del calcio, muore a 82 anni» titola il 'New York Times', ricordando poi che l'ex fuoriclasse «aiutò a rendere il calcio popolare negli Usa» e poi cita Andy Wharol, che gli disse «sei l'unica celebrità che, invece di durare 15 minuti, durerà 15 secoli». In Spagna, 'El Pais' scrive che «È morto il Re del calcio» e in Portogallo 'Record' titola «Eterno» con la foto dell'esultanza di O Rei dopo il gol nella finale di Messico '70, e nell'occhiello scrive che «ora il football potrebbe cambiare nome e chiamarsi Pelébol».

In Francia 'Liberation' dedica tutta la prima pagina alla scomparsa di Pelé con una grande foto in bianconero e il titolo «Pelé Seleciao», gioco di parole fra Sele‡ao e Ciao.

L'Equipe ha a tutta pagina una splendida immagine del campione brasiliano con la maglia verdeoro e titolo: «E' stato un Re», ricordando «il calciatore e l'atleta del secolo». Anche sui giornali britannici Pelé monopolizza l'attenzione: «Immortale» è il titolo che campeggia in apertura sul 'Daily Express', mentre il 'Times' pubblica la foto di Pelé che bacia la Coppa Rimet e in perfetto stile 'neutral british', si limita a titolare «Pelé, prima superstar mondiale del calcio, è morto all'età di 82 anni».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Dicembre 2022, 21:11

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