Lucarelli: "De Sanctis l'unico a chiamarmi".
Manenti diserta l'incontro con Pizzarotti

Caos Parma, Lucarelli: "De Sanctis l'unico a chiamarmi". ​Manenti diserta l'incontro con Pizzarotti

di Marco Zorzo
MILANO - Ci vorrebbe un amico. Proprio come nella canzone di Antonello Venditti. E il Parma scopre di averne tanti.



A cominciare da Morgan De Sanctis: sì, il portiere della Roma: «L'unico collega che mi ha chiamato è stato proprio lui: solo il numero uno giallorosso si è fatto vivo, in un momento delicato per noi». Ammette capitan Alessandro Lucarelli.



Mentre Daniele Galloppa, uno dei senatori della squadra emiliana sbotta: «Non siamo degli eroi: siamo qui per tutelare tutti e trovare la migliore soluzione possibile. Ci sarebbe servita una figura differente da quella di Giampietro Manenti. Ci ha fatto tantissime promesse. Ha parlato di grandi quantità di denaro, di milioni di euro: però non abbiamo mai visto una prova. Purtroppo nelle serie minori ci sono molti casi simili paragonabili a quelli del Parma». Nel frattempo c'è il grido d'allarme dei 50 dipendenti: «Non abbiamo la minima prospettiva. Qui è peggio del crack-Parmalat».



A proposito di Manenti: oggi è il D-day. Anzi, doveva esserlo. Il previsto summit al Centro Sportivo di Collecchio tra il presidente e il sindaco Federico Pizzarotti non ci sarà. All'ultimo momento il patron gialloblù ha riferito di non poterci essere in quanto la madre dovrà subire un intervento chirurgico. E venerdì 6 marzo in Lega Calcio si tratterà (finalmente) del caso Parma. Intanto c'è la trasferta di domenica a a Marassi col Genoa. I tifosi parmensi hanno pensato di offrire il pullman alla squadra: «Vi portiamo noi a Genova, vi seguiamo anche in D». A Siena e Padova ne sanno qualcosa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Febbraio 2015, 16:56

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