Parma, i giocatori hanno deciso: "Domenica si gioca". Dalla Lega arrivano 5 milioni

Parma, i giocatori hanno deciso: "Domenica si gioca". Dalla Lega arrivano 5 milioni
Il Parma domenica tornerà in campo. La formazione emiliana, dopo il rinvio dei match contro Udinese e Genoa, ospiterà regolarmente l'Atalanta nella sfida per la 26a giornata del campionato di Serie A. «Abbiamo ricevuto poco fa la comunicazione dal presidente dell'Associazione italiana calciatori», ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, dopo l'incontro con i calciatori e con il sindaco della città, Federico Pizzarotti. «La Lega ha approvato un fondo di cinque milioni di euro, per le necessità che ci saranno. Il 12 marzo ci sarà un'altra verifica, poi la Lega si è resa disponibile con un atto di solidarietà e questo porterebbe ad avere un esercizio provvisorio per questo fine campionato. Poi ci metteremo a disposizione per far sì che il calcio continui a Parma». Carlo Tavecchio, presidente della Figc, si esprime così al termine dell'intesa giornata nella quale è stata tamponata la crisi del Parma.



«Devo ringraziare il sindaco Pizzarotti che con noi ha avuto un rapporto costante e che ha lavorato per un esito positivo», dice Tavecchio. La squadra emiliana tornerà in campo domenica contro l'Atalanta: «La comunicazione ci è arrivata dal presidente dell'Associazione calciatori. I giocatori hanno esordito dicendo che non era un problema di soldi ma di regole nel sistema e noi abbiamo assicurato che stiamo lavorando su una serie di norme importanti, compresa quella che fissa parametri per chi vuole rilevare un club».



«Da parte dei giocatori del Parma è arrivato questa sera un gesto di responsabilità e rispetto nei confronti delle altre squadre e delle tifoserie per la regolarità del campionato». Così Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, ha annunciato il sì dei giocatori al piano di salvataggio della Lega di serie A che di fatto consente il ritorno al campionato del Parma. Il consenso del Parma e di Donadoni è arrivato dopo un incontro con il presidente della Fig, Tavecchio, il direttore generale della Lega, Brunelli, il presidente dell'Aic, Tommasi, il vicepresidente Calcagno e il direttore generale, Grazioli. A seguire, la squadra è rimasta a Collecchio (Parma) un'ora e mezza per decidere il da farsi e in serata Tommasi ha comunicato via telefono a Tavecchio, che nel frattempo era andato a colloquio con il sindaco di Parma, Pizzarotti.



LUCARELLI

«Abbiamo deciso di giocare, ma non siamo soddisfatti di quello che ci ha detto Tavecchio anche se ci ha fatto capire che ci darà sostegno». Queste le parole di Alessandro Lucarelli dopo l'annuncio di Tommasi. «Dispiace che non sia qui Beretta - ha continuato il capitano crociato - ci aspettavamo la sua presenza, ma noi andiamo in campo. Cosa non ci ha convinti? Noi vogliamo garanzie al 100% per i dipendenti, ci sono state date ma vogliamo che ci siano i fatti. Vogliamo che cambino anche le regole che hanno permesso di arrivare a tutto questo. La proposta è di 5 milioni ma ci sono altri punti che vogliamo che vengano discussi. Vogliamo garantire i nostri dipendenti, ma anche noi vogliamo quello che ci spetta, anche se questo non è il principale problema grosso. Vogliamo anche garanzie sul futuro, ovviamente. Valuteremo nei prossimi giorni cosa fare, di domenica in domenica».



MALAGO'

«Pur di fronte ad una complessa assurdità dell'intera vicenda, sono contento che domenica il Parma tornerà a giocare». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta così gli ultimi sviluppi della vicenda riguardante il club. «Alla Federcalcio, alla Lega di A, ai calciatori e alle istituzioni locali vanno i miei complimenti per aver fatto in modo, ognuno nel proprio ambito di competenza, che il campionato potesse riprendere la sua regolarità. Personalmente poi non nutro nessun dubbio sulla professionalità dei calciatori del Parma - conclude Malagò - che proseguiranno ad impegnarsi così come hanno dimostrato in occasione delle ultime partite in cui sono scesi in campo».



IL SINDACO

«Abbiamo avuto un lungo incontro con i dipendenti non calciatori, che sono i più deboli e arrivare al 19 per capire cosa deciderà il Tribunale - ha detto il sindaco, Federico Pizzarotti - Io spero che il calcio possa ripartire da Parma in un modo più sicuro e per questo serve lavorare tanto. Bisogna che l'attuale presidente (Manenti, ndr) si faccia da parte. Ci vuole rispetto per la città e per i tifosi e da qua in poi servirà stare vicini alla squadra, riempire il più possibile lo stadio per far capire che la città vuole reagire a questa situazione, è il caso di dire, fallimentare per uscirne in modo decoroso. Anche se domani Manenti arrivasse con 100 milioni di euro - ha aggiunto Pizzarotti - io spero che tanti non si farebbero abbindolare. Per me, ammesso che questi soldi ci fossero, non è un interlocutore credibile».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2015, 22:08