Parma, niente licenza Uefa: ecco perché.
Leonardi: "Inaccettabile, paghiamo un merito"

Parma, niente licenza Uefa: ecco perché. Leonardi: "Inaccettabile, paghiamo un merito"
PARMA - L'amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi, non ci sta. Attraverso il sito ufficiale del club, l'ad dei ducali spiega i motivi per cui non sarebbe stata concessa la licenza Uefa e annuncia: Siamo pronti ad andare anche oltre la giustizia sportiva perch inaccettabile.





Ad oggi, il Parma non potrebbe partecipare all'Europa League, dopo aver chiuso il campionato al sesto posto, per le bocciature decretate dalle commissioni di primo e secondo grado. L'iter prevede il ricorso all'Alta Corte del Coni. «Noi avremmo sbagliato perchè abbiamo 10 calciatori tesserati in un'altra società con un incentivo all'esodo. Faccio un esempio concreto, con i numeri: se un giocatore guadagna 100 mila euro e la squadra in cui viene prestato gliene può riconoscere solo 80 mila, il Parma provvede a dargli i 20 mila restanti», la spiegazione di Leonardi.



«Il 30 giugno 2014 era la data in cui a questi ragazzi si sarebbe dovuta versare questa differenza economica, ma per il bene dei ragazzi stessi, con generosità abbiamo dato periodicamente degli anticipi finanziari sui quali, secondo loro, avremmo dovuto pagare l'Irpef. Mentre, come assicurato più volte anche dai nostri fiscalisti, questa dovrà essere pagata il 30 giugno 2014 alla scadenza del conguaglio definitivo. Il paradosso? Se non avessimo pagato, non ci sarebbero stati problemi», ha aggiunto il dirigente parlando ad alcune emittenti locali.



«Noi non dovremmo partecipare all'Europa League per un motivo del genere? È assolutamente paradossale, per questo sono tranquillo e fiducioso. Secondo la Commissione, in sostanza, si tratta a tutti gli effetti di pagamenti di stipendio o acconto: interpretano così la questione, perchè di interpretazione si tratta. Non a caso, giovedì, ho detto che il Parma ha pagato più di quanto avrebbe dovuto: se non avesse versato questi soldi, non sarebbe sorta la questione», ha affermato ancora. Il Parma «è fiducioso di ottenere la licenza Uefa».



Se dovesse arrivare però un'altra fumata nera, «la proprietà non starebbe con le mani in mano, andrebbe anche oltre qualsiasi decisione di natura sportiva per l'immagine della società, del nostro presidente e della sua famiglia. Ma è un'eventualità che non considero per la totale fiducia di cui godo. Stiamo spiegando la cosa con estrema chiarezza, proprio per il paradosso della vicenda».
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Maggio 2014, 18:10

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