Perugia ha reso omaggio a Paolo Rossi all'interno dello stadio Curi. Una cerimonia privata, alla quale però non sono mancati gli applausi e cori dei tifosi. Molti quelli che hanno atteso l'arrivo del feretro a Pian di Massiano con bandiere e uno striscione: «Ciao Pablito Rossi. Curva Nord». Poi la cerimonia in campo.
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Ad accompagnare il feretro, la famiglia con la moglie, la giornalista perugina Federica Cappelletti. «Paolo ha sempre amato Perugia, grazie per l'amore che è tornato indietro, sono orgogliosa», ha detto.
Fra le proposte emerse in questi giorni, l'intitolazione a Paolo Rossi del settore giovanile. Di giovani ha parlato proprio il cappellano del Grifo, padre Mauro Angelini, ricordando l'umanità di Rossi quando «di nascosto andava a trovare i bimbi malati all'ospedale». «Ora gioca nelle praterie celesti - ha aggiunto - non solo con Scirea e D'Attoma, ma anche quei bambini malati di leucemia». Pablito, campione del mondo nel 1982 e giocatore del Perugia nella stagione 1979-'80, è stato salutato anche da un ex Grifone che ha rappresentato le vecchie glorie biancorosse, Franco Vannini. Al termine della cerimonia il feretro di Paolo Rossi è stato portato al cimitero di Perugia per la cremazione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Dicembre 2020, 15:34
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