«Il Napoli vince lo scudetto, il Vesuvio erutta»: il video spopola su TikTok e scatena la rabbia partenopea

Il video "ironico" ha scatenato i commenti sui social, ma non tutti l'hanno presa bene

«Il Napoli vince lo scudetto, il Vesuvio erutta»: il video spopola su TikTok e scatena la rabbia partenopea

di Redazione Web

Il Napoli di Luciano Spalletti sta per festeggiare il terzo scudetto della sua storia, ma deve fare ancora i conti con gli sfottò - non sempre eleganti - da parte delle tifoserie avversarie. L'ultima provocazione è un video su TikTok in cui si "simula" il solito evento catastrofico, l'eruzione del Vesuvio, protagonista suo malgrado della maggior parte dei cori denigratori contro i tifosi partenopei in tutta Italia.

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Il Napoli vince lo scudetto, il Vesuvio erutta

Nel video, che ha totalizzato centinaia di migliaia di visualizzazioni in poche ore, si immagina il Vesuvio che erutta proprio mentre il capitano Di Lorenzo starà alzando il trofeo dei campioni d'Italia, con tanto di ovazione da parte di uno stadio gremito di persone. Un video ironico che però ha scatenato la rabbia di parecchi napoletani, tra cui un politico, Severino Nappi, consigliere della Lega al Consiglio Comunale.

«La vergogna dei social ha da tempo superato ogni limite. Mi è stato segnalato un video in cui si simula l'eruzione del Vesuvio in occasione dell'ultima giornata di campionato, quando si sancirebbe ufficialmente il successo del Napoli - dice Nappi - In alto si vede il vulcano eruttare e sotto, quella che sta a indicare l'esultanza del resto d'Italia».

«È qualcosa di scandaloso e profondamente preoccupante, un filmato che nascondendosi dietro la formula dello scherzo, instilla e diffonde odio. Ho immediatamente provveduto a segnalare il profilo TikTok e confido che presto il gestore sia individuato dalle autorità competenti e paghi per questo contenuto inqualificabile.

Non si ferma la nostra battaglia per introdurre misure sanzionatorie, penali e amministrative, in materia di social media, soprattutto per tutelare i nostri giovani», conclude.


Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Aprile 2023, 22:39

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