Napoli campione, gli ultrà del Nord si ribellano. Da Bergamo a Udine, le minacce choc: «Da noi non si festeggia»

Manca poco alla festa scudetto partenopea, ma le tifoserie del Nord avvisano: nelle loro città non vogliono bandiere azzurre

Napoli campione, gli ultrà del Nord si ribellano. Da Bergamo a Udine, le minacce choc: «Da noi non si festeggia»

di Redazione Web

Dopo il messaggio degli ultras dell'Udinese, che dichiaravano di non tollerare feste di napoletani nella loro città, anche altre tifoserie del Nord hanno fatto pervenire la loro contrarietà a festeggiamenti da parte degli oriundi partenopei nello loro città con comunicati all'insegna delle minacce.

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Da Bergamo a Varese e Torino

Così hanno fatto gli ultras dell'Atalanta: «Bergamo non festeggia. Ricordiamo a baristi, ristoratori, e pizzaioli che per festeggiamenti e pagliacciate varie, riceveranno 'adeguate risposte' alle loro attività anche a distanza di tempo. Da cent'anni è sempre quella, ci fai schifo pulcinella». E quelli del Varese: «Varese tifa Varese: festeggiamenti di altre squadre nella nostra città non sono graditi. In particolar modo quelli del Napoli». Tifoserie alle quali si era aggregata anche quella, storicamente rivale, della Juventus: «A Torino ci sono solo due squadre che possono colorare le piazze. Questa non è la vostra città, quindi evitate perché non ve lo permettiamo».

L'alleanza trasversale

Il match point sprecato con la Salernitana pone problemi di ordine pubblico che la festa di domenica -se ci fosse stata- avrebbe scongiurato. In tutta Italia si sta attivando una sorta di alleanza trasversale tra tifosi di fedi diverse che criticano i festeggiamenti azzurri per le strade di tante città: cortei, bandiere e cori che invaderanno l'Italia tra domani e giovedì notte, a meno che gli Spalletti boys non facciamo harakiri a Udine e si debba attendere domenica la gara casalinga con la Fiorentina.

In principio erano stati i supporter dell' Udinese a mettere in guardia: «Non sono graditi né tollerati festeggiamenti di alcun tipo da parte dei napoletani.

Udine è solo bianconera». Hanno fatto loro eco gli Ultras Atalanta: «Baristi, ristoratori, e pizzaioli per festeggiamenti e pagliacciate varie, riceveranno 'adeguate rispostè alle loro attività anche a distanza di tempo. Da cent'anni è sempre quella, ci fai schifo pulcinella». Anche la tifoseria più calda del Varese attacca: «Festeggiamenti di altre squadre nella nostra città non sono graditi. In particolar modo quelli del Napoli». E a Torino gli Ultrà Juventus gruppo 1 novembre 1897: «Solo due squadre possono colorare le piazze. Questa non è la vostra città, quindi evitate perché non ve lo permettiamo».

Il clima ostile e la festa scudetto

Un clima ostile che si scontra con la voglia di festeggiare, attesa da 33 anni, dei tantissimi supporter napoletani, ben 35 milioni in giro per il mondo second una ricerca Nielsen. Nel frattempo a Udine il clima si scalda anche se le istituzioni non sembrano allarmate: «Aumenteremo le misure di sicurezza attorno alla squadra, che si fermerà in Friuli per due notti, già da domani - ha detto il Prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, ironia della sorte napoletano e tifoso azzurro - allo stadio ci saranno almeno 12 mila supporter ospiti in tutti i settori. Anche grazie alla collaborazione dell'Udinese Calcio, stiamo lanciando appelli affinché gli ultras locali non cerchino di rovinare la festa. Al momento non ravvisiamo problemi di ordine pubblico e speriamo sia soltanto una grande festa popolare». Come annunciato dal presidente De Laurentiis, il ritorno della squadra all'ombra del Vesuvio è programmato per venerdì, ma non saranno forniti dettagli per evitare di bloccare l'aeroporto di Capodichino per una giornata intera.


Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Maggio 2023, 18:32

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