Mourinho: «Stanco di essere più di un allenatore». Poi contro Ulivieri: «Felice di critiche di chi è stato squalificato 3 anni per scommesse»

Nei giorni scorsi dopo le sue parole contro l'arbitro Chiffi, lo Special One era stato criticato dal presidente dell'Associazione allenatori

Mourinho: «Stanco di essere più di un allenatore». Poi su Ulivieri: «Critiche da chi è stato squalificato 3 anni per scommesse»

di Marco Prestisimone

Il solito José Mourinho. Dopo la partita della sua Roma contro l'Inter non perde tempo per tornare sulla polemica della settimana: nei giorni scorsi dopo le sue parole contro l'arbitro Chiffi, era stato criticato da Renzo Ulivieri. E lui ai microfoni di Dazn ha preso da solo l'argomento: «Sono stato toccato sulla mia etica in settimana. E mi ha attaccato una persona condannata per tre anni nel calcio scommesse. Sono felice di questo». Poi si allontana dalle telecamere e interrompe bruscamente l'intervista senza ascoltare le domande da studio. Non lo ha nominato, ma ce l'aveva proprio con Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori che dopo le critiche dello Special One a Chiffi (con tanto di microfono per 90' in panchina «per tutelarmi»). E in conferenza stampa è tornato sull'argomento: «La critica più importante che ho ricevuto mi dà gioia, perché arrivata da una persona che è stata squalificata per tre anni per scommesse. L'Italia è l'unico Paese in cui una persona così ha un ruolo istituzionale e può criticare in questo modo. A me dà gioia, perché significa che io sono di un pianeta diverso».

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Mourinho-Ulivieri, cosa è successo

«Le dichiarazioni di José Mourinho sono gravi e inaccettabili. In particolare ammettere di essere andato in panchina con un microfono per registrare i colloqui tra lui e il gruppo arbitrale, giustificando una scelta da lui definita difensiva, prefigura, anche come sola ipotesi, un’azione che mina alle fondamenta l’intero sistema, in una sorta di tutti contro tutti». Il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri, era intervenuto così sulle dichiarazioni dell’allenatore della Roma José Mourinho nel post partita di Monza-Roma in cui ha attaccato in modo netto l’arbitro Chiffi: «Onorabilità e garanzie per ogni tesserato debbono essere assicurati dagli organismi preposti».

 

Le parole alla squadra dopo la partita con l'Inter

Mourinho poi ha raccontato cosa ha detto alla squadra riunita a metà campo dopo il fischio finale: «Che sono orgoglioso di loro. Che li ringraziavo per lo sforzo fatto. Lo sforzo degli stanchi, di chi giocava solo con una gamba o di chi ha giocato con una frattura alla costola. Ho ringraziato i bambini (i giovani della Primavera, ndr) che lavorano sempre con noi e ringraziare uno stadio che è incredibile. Per me comunque una sconfitta è sempre dura ma sono orgoglioso di loro». Poi sul possibile recupero degli infortunati per l'andata della semifinale contro il Leverkusen di giovedì: «Non sono ottimista per il recupero, lo sono per merito dei miei ragazzi. Oggi contro i più forti d'Italia, c’erano giocatori stanchissimi come Cristante, Mancini e Pellegrini. Poi c’era gente infortunata e i bambini. Guardare Bove e pensare che quando sono arrivato sarebbe andato in prestito alla Triestina e ora gioca così contro l'Inter, è un motivo per essere felice. Poi ci sono episodi durante la partita e se la società vuole parlare bene, sennò non fa niente io non lo faccio anche perché sono stato attaccato e distrutto nella mia etica e nella mia educazione». Una frecciatina, ancora una volta, a un silenzio della società a livello "politico" che evidentemente non va giù allo Special One. Il futuro di Mourinho sulla panchina della Roma è ancora un rebus, ma c'è tempo.

La certezza è che giovedì sarà ancora seduto lì, per provare l'ennesima impresa della sua carriera. 

«Stanco di essere più di un allenatore»

«La società è sovrana, lavoro per loro e faccio il meglio che posso fare. Qualche volta, però, posso essere stanco di fare tanto, perché faccio tanto. Sono più di un allenatore e qualche volta mi stanco. Ma poi ho questa capacità di ritrovarmi di nuovo». Così risponde Josè Mourinho dopo la partita con l'Inter a chi gli chiede se è deluso dal comportamento della società nei suoi confronti. Poi commenta l'abbraccio e le parole alla squadra a fine partita: «Li ho ringraziati per lo sforzo di chi ha giocato con una frattura alle costole e chi con un'infiltrazione, Belotti per me è stato un eroe. Dybala ha giocato con una gamba, poi ho ringraziato i bambini e dopo abbiamo ringraziato lo stadio che è assolutamente incredibile. Quanto creato con i tifosi è fantastico. Per me una sconfitta è sempre dura, ma vado a casa con orgoglio. Domani giorno libero per loro, io se mi danno un biglietto vado a vedere il tennis, poi sarò al Tre Fontane per la Primavera e da lunedì si prepara di nuovo l'Europa».


Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Maggio 2023, 00:08

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