«Italia leader nella prevenzione. Ma esistono miocarditi silenti»
di Romolo Buffoni
Purtroppo quella del difensore della Fiorentina non è stata la prima tragedia del genere. Curi e Morosini sono solo quelle più facili da ricordare. «Ma in questa c’è un fattore che la rende diversa: la morte cardiaca improvvisa di Astori si è verificata nel sonno e non durante l’attività sportiva, che di per sé poteva scatenare una patologia». Siamo allora tutti appesi a un filo sottile e invisibile? «Ripeto: i controlli sono fondamentali. Anche il semplice elettrocardiogramma. Dopodiché i nemici più subdoli si chiamano miocarditi silenti, che possono sorgere anche a causa di un’influenza o un’infiammazione non curata a dovere. L’esame autoptico ci dirà, ma ribadisco che in Italia siamo all’avanguardia. Prenda il caso di Schick: la scorsa estate l’attaccante della Roma venne fermato, come si è appreso dai mezzi di stampa, per problemi cardiaci per problemi cardiaci e l’idoneità gli venne riaccordata solo a perfetta guarigione avvenuta».
Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Marzo 2018, 23:55
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