Caro Ventura, la Spagna non era imbattibile

Caro Ventura, la Spagna non era imbattibile

di Romolo Buffoni
È il Mondiale delle sorprese e, per l’Italia, dei grandi rimpianti. Sì, avete letto bene: rimpianti. Perché è vero: il nostro calcio è in profonda crisi organizzativa, tecnica ed economica, ma ciò che sta succedendo in Russia dimostra che Ventura aveva il “materiale” per evitare il fallimento storico. La Russia, caricata dall’aria di casa, volenterosa e con qualche buon talento, è riuscita a far fuori la terribile Spagna. Quella che, ci era stato garantito, era impossibile affrontare e superare nel girone. Non era vero.

Senza Italia fin dall’inizio e poi senza Germania e Spagna, il Mondiale ha perso le ultime tre nazionali vincitrici della Coppa. Con il rimpatrio precoce di Messi e Cristiano Ronaldo, la competizione ha perso anche 10 Palloni d’oro, trofeo lasciato così senza padroni. Si fa avanti per la successione a miglior calciatore del mondo per il prossimo inverno Luka Modric, capitano della Croazia passata ai rigori contro la Danimarca di super Schmeichel (capace di parare tre rigori). La prima prodezza a pochi minuti dalla fine dei supplementari fermando il tiro proprio al regista del Real Madrid, che deve ai compagni il fatto di restare ancora in corsa. Il calcio, in fondo, resta un gioco di squadra.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Luglio 2018, 08:00

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