Mino Raiola operato e ricoverato al San Raffaele di Milano. Poi Il tweet: «Controlli programmati»

Il procuratore sportivo è sotto osservazione nell'ospedale di Milano

Mino Raiola operato e ricoverato al San Raffaele di Milano. Poi Il tweet: «Controlli programmati»

La notizia coglie di sorpresa e getta in apprensione il mondo del calcio. Mino Raiola, agente sportivo fra i più noti al mondo, è ricoverato al San Raffaele di Milano dove - secondo fonti vicine all'ospedale - avrebbe subito un intervento chirurgico. In un primo tempo si è parlato di operazione d'urgenza ma dopo è stato specificato che l'intervento era programmato da tempo. Il rispetto per la privacy non consente di saperne di più, la notizia fa intanto il giro del mondo e viene rilanciata da quasi tutte le testate italiane e straniere. Raiola, 54 anni, è uno dei procuratori più importanti al mondo e rappresenta superstar del calcio come Zlatan Ibrahimovic, Erling Haaland, Paul Pogba, Gianluigi Donnarumma, Mathijs De Ligt  e tantissimi altri.

A distanza di qualche ora reagisce lo staff di Raiola confermando il ricovero ma non l'intervento d'urgenza: Mino Raiola, precisano, «è stato sottoposto a controlli medici ordinari che hanno necessitato di anestesia. Si tratta di controlli programmati, non c'è stato nessun intervento d'urgenza». Nulla a che vedere con il Covid, problemi di salute che si sarebbero manifestati qualche tempo fa e che avevano spinto Raiola a eseguire i primi accertamenti a Montecarlo. Poi la scelta di rivolgersi al San Raffaele di Milano dove il procuratore è attualmente "sotto osservazione" 

 

In ogni caso resta la preoccupazione per Raiola, esempio di self made man, agente potente, difficile da sfidare. Nelle sue mani i destini dei più talentuosi giocatori del pianeta come Haaland, de Ligt, Donnarumma, Pogba, Verratti. Uno stratega dall' ingegno sopraffino con un fiuto eccezionale per gli affari, un fuoriclasse nello strappare e nell'imporre le sue condizioni ai club. Tanta strada fatta da Nocera Inferiore fino all'Olanda, precisamente ad Haarlem dove - alla fine degli anni 80 - rileva un McDonald e accede nel mondo imprenditoriale. A soli vent'anni fonda Intermezzo, società di intermediazione. Il resto è storia.

con il colpo Nedved alla Juventus, poi Ibrahimovic, quindi Balotelli. Una carriera unica e irripetibile a suon di milioni, tanti, per alcuni troppi. Raiola parla sette lingue, sfoggia un look disordinato, ha modi spicci, si è fatto più di un nemico ma a suo modo è protagonista indiscusso e mattatore del calcio delle superstar. Un leone del business capace di superare ogni ostacolo, compresi i problemi di salute che lo costringono in queste ore in un letto di ospedale.

Da cameriere a procuratore dei più grandi calciatori - Chi è 

Spregiudicato, abile e geniale, Mino Raiola è uno dei procuratori più influenti e temuti del mondo del calcio. E' nato a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il 4 novembre 1967. La sua famiglia emigra meno di un anno dopo ad Haarlem, nei Paesi Bassi, dove il padre con successo apre un ristorante, in cui il giovane Mino - maturità classica - è impiegato come cameriere.

Il locale è frequentato da diversi calciatori olandesi e Raiola comincia a creare le basi per i propri affari. Gioca a calcio ma smette quasi subito e a vent'anni fonda la prima società di intermediazione, la Intermezzo. Grazie a un accordo con il sindacato dei calciatori diventa poi rappresentante all'estero dei giocatori olandesi. Nel 1992 porta Bryan Roy al Foggia, mentre nel 1993 intercorre come mediatore nella trattativa che porta Dennis Bergkamp e Wim Jonk dall'Ajax all'Inter. Diviene poi agente FIFA e abbandona le altre attività. Fonda la società Sportman con sede a Montecarlo, ma con uffici di rappresentanza anche in Brasile, Paesi Bassi e Repubblica Ceca. Diventa a testa di ponte del Milan: Ibrahimovic, Robinho, Van Bommel, Emanuelson. Il primo gran colpo in Italia però fu Nedved alla Juve (2001) e con l'allora potentissimo dg bianconero Luciano Moggi instaura un rapporto di ferro. Ogni volta che qualche a"suo" campione" cambia club o rinnova Raiola apre le casse. Vive a Montecarlo, parla sette lingue (italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese e olandese) ha pochissimi collaboratori e preferisce sempre trattare in prima persona i propri affari. Nel 2020 Forbes lo ha inserito al quarto posto al mondo tra i procuratori sportivi con un fatturato da 84,7 milioni di dollari avendo chiuso affari per 847,7 milioni di dollari.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Gennaio 2022, 22:39

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