Il Milan ha scelto: via Seedorf,
al suo posto già pronto Inzaghi

Il Milan ha scelto: via Seedorf, ​al suo posto già pronto Inzaghi

di Luca Uccello
MILANO - Trecento presenze e 126 gol nel Diavolo da centravanti implacabile in area di rigore. Ora una nuova avventura: quella di allenatore del Milan. Pippo Inzaghi, fino a ieri tecnico della Primavera rossonera vincitrice del Torneo di Viareggio, sar il successore di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera.





La fumata bianca più attesa è uscita dal vertice notturno di Arcore tra il presidente Silvio Berlusconi e l'ad con delega sportiva Adriano Galliani. Con Superpippo ci sarà Filippo Galli (attuale reponsabile del settore giovanile) e probabilmente anche Mauro Tassotti, che aveva già in pratica detto addio, per un Milan ai milanisti.



Un lunedì di gran traffico tra i corridoi di Arcore. A pranzo Berlusconi aveva incontrato i figli, c'era anche Barbara, soddisfatta per gli oltre 300 accessi a Casa Milan nel primo giorno di apertura della sede al pubblico. Alla sera è toccato una seconda volta a Galliani, dopo quella di domenica, cenare col numero 1 e decidere il futuro di Seedorf.



L'ad si è presentato alle 20,53, entrando a Villa San Martino a bordo di un Suv nero con i vetri oscurati: sul sedile posteriore forse lo stesso ex bomber. Al di là delle voci sul basco Unai Emery («Mercoledì firmo il rinnovo col Siviglia», ha detto nel pomeriggio dalla Malesia dove si trova in tournée), l'obiettivo di Galliani è stato convincere il presidente ad accettare l'idea di dire addio a Seedorf, con cui si dovrà trovare un accordo economico sulla buonuscita (guadagnerà 12 milioni lordi per altri due anni) e trovare un nuovo tecnico rossonero. Alla fine Galliani ha messo davanti a tutto il suo pallino, Inzaghi che aveva già sfiorato la serie A a gennaio (alla fine Berlusconi optò per Seedorf). Per Superpippo pronto un biennale da 1,2 milioni di euro.



Una telenovela simile a quella di Massimiliano Allegri che un anno fa alla fine rimase per convenienza (di bilancio) a Milanello. L'altra carta sul tavolo, non secondaria, era quella che piaceva maggiormente al presidente, Roberto Donadoni. Ma alla fine il Milan sembra aver scelto Pippo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Maggio 2014, 12:56

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