Milan-Roma 2-2, le pagelle: Kalulu ci mette la testa, Pobega corre e segna, Pellegrini si ritrova, Matic con personalità straripante

Milan-Roma 2-2, le pagelle: Kalulu ci mette la testa, Pobega corre e segna, Pellegrini si ritrova, Matic con personalità straripante

di Luca Uccello e Francesco Balzani

Milan e Roma hanno pareggiato per 2-2 nel posticipo domenicale della 17esima giornata di serie A. Rossoneri avanti di due gol grazie alle reti di Kalulu (30') e Pobega (77'), rimonta giallorossa nel finale con le marcature di Ibanez (87') e Abraham in pieno recupero (97').

Le pagelle del Milan (di Luca Uccello)

TATARUSANU 6

Maignan non c’è, non si sa quando tornerà. Maldini e Massara continuano a prendere nuovi portieri. Ma lui è un pezzo di ghiaccio. E tra i pali fa sempre il suo. Le due reti? Nessuna colpa

CALABRIA 6

Il capitano mostra sempre i muscoli. Alla fine è il più arrabbiato di tutti. Il più deluso.

KALULU 6

Ci mette la testa. E non solo in occasione della sua rete Una schiacciata micidiale che sul terreno bagnato di San Siro diventa imprendibile per Rui Patricio. Peccato per il finale.

TOMORI 6

Annulla completamente dal campo Tammy Abraham. Peccato che ci riesca solo per 93 minuti.

THEO HERNANDEZ 5,5

Non ha ancora del tutto superato la delusione Mondiale. Non è il solito Theo. E il Milan per stare dietro a Napoli e Juventus ha bisogno di lui. Ha bisogno delle sue pazze fughe

BENNACER 6

Il rinnovo non c’entra niente. Il campo è pesante e lui non riesce a essere veloce nel consegnare palloni giocabili ai suoi compagni. Almeno come al solito (74’ Vranckx 5: non sfrutta l’occasione concessa)

TONALI 6

Lì in mezzo è lui che comanda. Con le buone o con le cattive. Un solo errore: perde Ibanez nei minuti finali. Minuti in cui il Milan di Stefano Pioli perde i tre punti.

SAELEMAEKERS 6

Fa tante cose ben fatte, come piacciono a Pioli. Altre meno. E il suo allenatore lo richiama. Lo vuole più attento dietro, più presente davanti. Non sempre ci riesce (85’ Gabbia 5: ingresso disastroso)

BRAHIM DIAZ 5,5

Un numero dieci che va sempre a intermittenza (70’ Pobega 6.5: Segna una rete che fa venire giù tutto lo stadio di San Siro. Ma non basta)

RAFAEL LEAO 5,5

Comincia come un razzo. Uno di quelli che può arrivare ovunque, basta volerlo. Un razzo che perde, però, subito velocità, intensità e voglia di colpire e affondare la Roma. Si rifà con l’assist per Pobega. Ma da uno come lui ci si aspetta sempre la Luna.

GIROUD 5,5

Là davanti è tanto solo. Forse anche troppo. E Smalling non è certo facile da superare (85’ De Ketaleare 5: ingresso inutile e dannoso)

PIOLI 5

Sbaglia i cambi.

Sbaglia e perde due punti scudetto contro una Roma piccola che però ci ha creduto fino alla fine. E fino alla fine ora dovrà crederci il Milan perché il Napoli non si ferma e la Juventus ha ricominciato a correre.

Le pagelle della Roma (di Francesco Balzani)

RUI PATRICIO 5

Senza nerbo sul colpo di testa di Kalulu, anche sulle altre palle smanaccia con confusione. Da tempo appare meno convincente

MANCINI 6
In seconda battuta deve tamponare su Leao e ci riesce senza commettere errori. L’unico è il giallo inutile per proteste che costa una squalifica  (88’ Belotti sv)


SMALLING 6,5

Usa la testa, in tutti i sensi. Ce la mette per arginare Giroud, la usa per tenere compatta la linea difensiva. Non ha il dono dell’ubiquità sul calcio d’angolo fatale ma il senso di compattezza è totale


IBANEZ 6,5

Lavoro importante nel rompere la linea dei tre. Lo fa coi tempi giusti, ma perde l’orologio quando Kalulu lo sovrasta su calcio d’angolo. Si riscatta col gol nel finale.

CELIK 6

Occhi al cielo a cercare conforto contro quel mostro di Leao. Si becca un giallo dopo 8 minuti ma prova comunque a fare quel che può.


CRISTANTE 6

Unico mediano di ruolo (e nemmeno lo ero qualche anno fa) chiamato a dare equilibri e protezione. Un compito arduo che paga nella ripresa (66’Matic 7: personalità che straripa da tutti i pori. E quel testone nel finale)


PELLEGRINI 7

Partenza annacquata con controlli maldestri e la ricerca di una porzione di campo che non sente sua.  Poi ritrova il controllo del mezzo e nel finale regala due angoli di platino


ZALEWSKI 6

Tanta volontà, poca precisione. Cerca il gran gol ignorando però Dybala. Non convince affatto (77’ El Shaarawy 6,5: brio nel momento giusto)


ZANIOLO 5

Il sacrificio non basta. Poco brillante, anche quando si presentano scelte relativamente facili. Finisce di nuovo in quel vortice di “potrei” che ne limitano la definitiva rinascita (66’ Tahirovic 6: ingenuità, comprensibili. Ma pure coraggio)

DYBALA 6

Prova a squarciare le nubi del gioco della Roma con giocate di classe. Ci riesce a fatica ma lotta fino alla fine


ABRAHAM 7

Parte frastornato, poi decide di ricambiare le scortesie a Tomori. Fa ammonire Leao e Bennacer e trova i movimenti giusti e nel finale ecco il gol della rinascita. 


MOURINHO 6

Special Noia per oltre un’ora, poi arriva il graffio. La Roma gioca sottoritmo e si risveglia in un finale che nessuno si sarebbe aspettato.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Gennaio 2023, 14:46

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