Una sola rete nelle ultime sei partite. Tanti errori sotto porta, troppa sufficienza nei suoi ingressi in campo. Quando c’è bisogno di lui in campo, come qualche ora fa a Cremona.
E poi ci sono De Ketelaere e Origi che non vanno, che non sono ancora entrati negli ingranaggi del Milan di Stefano Pioli. Il problema di Rafael Leao è il mancato rinnovo di contratto? La risposta sembra essere proprio quella. Ne sono convinti i tifosi rossoneri che sul web hanno preso di mira l’attaccante del Portogallo distratto anche dall’imminente Mondiale. La sua prima Coppa del Mondo. Il pensiero del popolo milanista è praticamente unanime: Rafa ha ancora un anno e mezzo di contratto, non può fare così. Non può entrare in campo quasi per fare un favore. Ma l’atteggiamento distratto di Leao non deve sorprendere.
Non è la prima volta che succede e non sarà nemmeno l’ultima. D’altrond, è fatto così.
Scuse, giustificazioni che però non possono più bastare. Se il Milan vuole tornare a vincere c’è bisogno anche di lui, non solo di Theo Hernandez e Giroud (i due grandi assenti del pareggio senza reti allo stadio Zini), di un giocatore maturo. Il suo rinnovo è ancora in discussione e il tentativo di chiuderlo prima dell’avvio della competizione mondiale è oramai fallita. Se ne riparlerà solo dopo, al suo ritorno in Italia, con il rischio che la valutazione sia ancora aumentata e che insieme al suo valore salga anche la richiesta di rinnovo.
Oggi la distanza tra domanda e offerta è ancora alta. Una richiesta che arriva tramite l’avvocato scelto dal padre del giocatore e che viene condivisa anche da Jorge Mendes. E poi ci sono i due giocatori “made in Belgio” che non stanno rendendo, non stanno aiutando il Diavolo a cambiare passo.
Intanto il Milan deve pensare alla Fiorentina, a chiudere l’anno con un successo che diventa fondamentale. Oggi la Pioli-band non corre, il Napoli sì. Nelle ultime tre gare l’undici di Luciano Spalletti ha fatto 9 punti, il Milan solo 4. E se i rossoneri non tengono il passo di Osimhen e compagni sarà dura poter pensare di raggiungere la seconda stella. A questi numeri si aggiunge un -2 (32 a 30) in classifica rispetto a un anno fa. Una differenza minima però importante.
Il prossimo 5 dicembre, dopo quattro anni, Ivan Gazidis lascerà ufficialmente il ruolo di CEO rossonero.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Novembre 2022, 19:27
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