Il Milan è diventato una piccola e fa
molta fatica con le big del campionato

Il Milan è diventato una piccola e fa ​molta fatica con le big del campionato

di Luca Uccello
MILANO - Un piccolo Diavolo nell'Inferno della classifica e lontano dall'Europa. Una squadra incapace di vincere con le grandi, cio con chi sta davanti in classifica. Lo dicono i numeri. A San Siro come lontano dalla Scala milanese, con l'antipatico Allegri come con il professor Seedorf.



Zero punti con la Juventus (3-2 a Torino, 0-2 in casa), un solo punto per il momento con la Roma (2-2). Ancora zero punti con la terza forza del campionato, il Napoli: (1-2 a San Siro, 3-1 al San Paolo sotto la gestione Clarenzio). Sempre zero con la Fiorentina (0-2) in attesa di andare al Franchi. Derby perso con l'Inter di Mazzarri. Il ritorno se lo gioca Seedorf.



Male con le grandi, non meglio con Verona, Torino e Parma: il conto è di una sola vittoria. Quella contro Toni e compagni nell'esordio di Seedorf per 1-0 dopo che Allegri aveva perso per 2-1 al Bentegodi. Sconfitta anche al Tardini contro Donadoni per 3-2 e due pareggi, entrambi con il Toro.



Un incubo. Anche in Champions per colpa di Diego Costa. Ora c'è il decisivo ritorno a Madrid. Numeri a parte, qualcosa è cambiato con l'arrivo dell'olandese. Contro l'Atletico e la Juve, il Milan doveva (anzi, poteva) vincere ma «dopo due partite belle senza vittorie, spero in due successi con partite brutte». Battuta con risata di Adriano Galliani. «Siamo in un momento di crescita, che il Milan giochi bene mi sembra evidente».



Ma non basta per tornare in Europa. Ora Udine (da ieri friulano in ritiro), poi un altro esame per Seedorf che ieri si è abbracciato con Ancelotti a Coverciano: «La rabbia resta, ma è una rabbia positiva, viene fuori dalla convinzione che la squadra meriterebbe di raccogliere qualcosa in più».
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Marzo 2014, 08:10

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