Milan, per Torres un'altra occasione:
Pazzini ancora relegato in panchina
di Luca Uccello
Aperta e chiusa parentesi è il giapponese il giocatore a dover dare garanzie ad un attacco che domenica pomeriggio a Verona giocherà senza Menez: difficile il pieno recupero del francese e poi è meglio non rischiare. Avanti con Honda, con la certezza che l'Elsha visto nel finale col Chievo sta bene e può tornare a dare quello che vuole Inzaghi e che sperano tutti i tifosi. Un giocatore che in queste due settimane senza maglia azzurra ha potuto pensare solo al Milan a come riconquistare un posto da protagonista prima in rossonero poi con Conte. Ci vuole corsa, sacrificio e qualche gol (o assist) per non far pesare troppo la possibile assenza di Menez, per far sì che si possa considerare Stephan nuovamente un giocatore da Milan.
Discorso simile per Torres che ha potuto lavorare molto con la squadra, assimilare schemi di gioco. Dopo un iniziale difficoltà, ora va meglio, la squadra sta capendo i suoi movimenti e come va servito. La rete, per il momento l'unica, messa a segno a Empoli, dimostra che il giocatore sta bene ed è pronto a segnare ancora. Ma, come per Stephan, non può più sbagliare. Dietro di lui c'è Pazzini che soffre, per il momento in silenzio in panchina, e vorrebbe avere anche lui una possibilità dal primo minuto e non solo una manciata di secondi finali. Verona è importante per questo e per la classifica. Pippo lo sa e aspetta la visita del presidente Berlusconi alla vigilia per decidere insieme le strategie d'attacco al terzo posto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Ottobre 2014, 10:31
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