Milan, Menez si candida a bomber:
può fare meglio di Sheva e Gilardino

Milan, Menez si candida a bomber: può fare meglio di Sheva e Gilardino

di Luca Uccello
MILANO - Faccia da duro, anarchico nel gioco e falso nueve in campo. A Milano Jeremy Menez si è trasformato pur non cambiando il suo carattere, modo di essere diverso dagli altri. I fallimenti a Roma e poi quello di Parigi lo hanno cambiato. Forse è arrivato nel pieno della sua maturità e, in un campionato pieno di incertezze, sta dimostrando di essere un giocatore fondamentale per Filippo Inzaghi.



Bravo Galliani perché Menez arrivato in estate a parametro zero fino ad oggi è riuscito a segnare quindici volte, molte su rigore ma anche quelle contano. Numeri importanti, peccato per Casa Milan però che dietro di lui ci sia il vuoto assoluto. Per questo l'Europa è lontana e i tifosi sono delusi. Ma in una stagione difficile un po' per tutti, il francese può togliersi qualche altra soddisfazione, entrare nella storia del Milan di Berlusconi. Può farlo a suon di gol. Impossibile, anche per lui, raggiungere Zlatan Ibrahimovic e le sue 28 reti in campionato nella sua prima stagione in rossonero (2011/2012).



Possibile invece per Houdini (uno dei tanti soprannomi) raggiungere Gilardino (17 centri in campionato, stagione 2005/06), superarlo e puntare verso un altro “mostro” rossonero: Andrij Shevchenko che nella stessa stagione del Gila riuscì a realizzare 19 reti. Menez come detto oggi è riuscito ad arrivare tra mille difficoltà a 15 gol e a dieci giornate dalla fine è pronto a salire sul podio dei bomber rossoneri in campionato negli ultimi 10 anni, non male per un non attaccante, per chi è arrivato in estate a Milano per giocare largo a sinistra, magari a destra, certamente al servizio di Torres.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2015, 11:54

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