Milan, per Inzaghi manca solo la
firma: Sacchi sarà supervisore

Milan, per Inzaghi manca solo la ​firma: Sacchi sarà supervisore

di Luca Uccello
MILANO - Il Milan nuovamente in mano a Adriano Galliani. Ed ora anche in quelle di Filippo Inzaghi. Manca ancora l'ufficialit, ma sar Pippo l'allenatore che dovr riportare in alto, in Champions League per la precisione, il Milan. A Seedorf non bastata una marcia da terzo posto (virtuale conquistato dietro Juventus e Roma) da quando arrivato al posto di Allegri. Poi un giorno qualcuno, magari il presidente, spiegar le reali ragioni della separazione.





Avanti con una soluzione interna, poco costosa, che piace un po' a tutti, tifosi compresi, nonostante anche loro non abbiano capito ancora il perchè del prossimo e carissimo addio. nel vertice notturno di lunedì a Villa San Martino, alla presenza dello stesso ex bomber, Silvio Berlusconi ha deciso di dare fiducia a Inzaghi, forse ricordando il suo passato in campo, poi anche i risultati prima con gli Allievi, ora con la Primavera (Christian Brocchi prende il suo posto).



Vittorie e promozione con l'intero suo staff in prima squadra (Stefano Nava, i due tattici Andrea Maldera e Nicola Matteucci, Beniamino Abate preparatore dei portieri, Rudi Tavana il medico e Bruno Dominici il preparatore), compreso Filippo Galli che che dopo cinque anni di scrivania come responsabile del settore giovanile dovrebbe ritornare in campo come vice allenatore e primo consigliere di Pippo.



Si parla di un ritorno di Arrigo Sacchi come supervisore dell'Accademia Milan come primo referente di Galliani. E Mauro Tassotti? Non è escluso che con l'allontanamento di Clarenzio e l'arrivo di Filippo anche il Tasso possa decidere di cambiare idea. Rinunciare al Real di Ancelotti o aspettare una panchina con l’amico Allegri, e continuare ancora nella grande famiglia rossonera.



Una possibilità visto che almeno per il momento in Casa Milan sembrano essere stati messi anche da parte tutti i dissidi, dimenticati gli attriti tra Galliani e Barbara Berlusconi. Una pace armata per il bene rossonero. Ma per tornare grandi Pippo ha bisogno di un Milan competitivo. Per questo ha passato l’intera giornata in compagnia del suo Ad (saltando l'allenamento con la Primavera) parlando di arrivi, anzi ritorni e cessioni. L'obiettivo è il ritorno di Alberto Paloschi, la rivalutazione di Alessandro Matri e il rilancio di Stephan El Shaarawy. Balotelli può partire, così come Pazzini. Per De Sciglio si cercherà di convincerlo a restare. E senza Seedorf sembra una missione possibile.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Maggio 2014, 10:16

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