Milan, Balotelli non ce la fa: rimandata
ancora la prima sfida alla Juve di Conte

Milan, Balotelli non ce la fa: rimandata ​ancora la prima sfida alla Juve di Conte

di Luca Uccello
MILANO - Mario non ce la fa. La spalla gli fa ancora male. L'ha detto a Clarence Seedorf. Glielo ha spiegato prima di tornare in palestra e lavorare per esserci contro l'Atletico Madrid.





Forse è meglio non rischiare. Ora no. C'è una sfida di Champions League più importante e anche accessibile per il Milan rispetto alla sfida alla Juventus di domenica sera al Meazza. Al Calderon novanta minuti d'attacco dove servirà il miglior Balo. Ma sia chiaro, da solo non basta. Con la Juve probabilmente non ci sarà. Destino avverso. Ancora una volta niente Vecchia Signora in maglia rossonera.



E allora Clarenzio punta su Ricardo Kakà che non affronta la Juve dal 10 maggio del 2009. Un 1-1 firmato dall'attuale allenatore rossonero, poi pareggiò Vincenzo Iaquinta. Ma come per Mario anche per Ricky la Juve è una squadra “maledetta”. Fino ad oggi l'unica rete che il brasiliano è riuscito a segnare ai bianconeri risale alla lontana stagione 2004/2005: la Juve era quella di Capello e in campo finì 3-1 per il Milan. Segnarono, oltre al 22, Seedorf (ancora lui) e Pirlo, per i bianconeri Trezeguet. Ma le luci su San Siro saranno puntate soprattutto su Clarence Seedorf, sul nuovo esame in una partita vera da superare.



«Il torello non serve per divertirsi. Il divertimento c'è quando si gioca bene», ha sbottato a Milanello l'olandese interrompendo il classico esercizio di inizio allenamento (a cui lui stesso stava partecipando) per invocare «più qualità» nei passaggi in un momento in cui i suoi ragazzi pensavano alla giocata più che a migliorare il possesso di palla. Per Seedorf bocciato a Napoli, rimandato con l'Atletico ora c'è Antonio Conte. Il Milan dovrà fare punti anche con la prima della classe, farli con Pazzini in attacco, con De Sciglio in fascia. Giocatori recuperati. Il dubbio di Clarenzio rimane l'attacco. Certo di un posto Kakà, un altro Taarbat, non lo è invece Honda nonostante a Genova abbia fatto bene. C'è la variante Poli e un albero di Natale che dà maggior equilibrio. E con la fortissima Juventus ce ne vuole...
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Febbraio 2014, 09:49

© RIPRODUZIONE RISERVATA