Messico-Svezia 0-3: svedesi e messicani volano agli ottavi

Messico-Svezia 0-3: svedesi e messicani volano agli ottavi
Il 3-0 della Svezia sul Messico restituisce dignità all’Italia e a Ventura, eliminata nel doppio spareggio. Gli scandinavi si aggiudicano il girone, aspettano la seconda del gruppo E, che si risolverà in serata, e adesso hanno ambizioni. Fa festa anche il Messico, qualificato grazie all’impresa della Corea del Sud, che addirittura batte la Germania. Escono i campioni del mondo, a Kazan, e anche gli italiani sorridono, perchè anche i tedeschi conoscono la loro Corea. 

La caduta del Messico è indolore, passano per secondi e con altrettanto merito. 

A Ekaterinburg, Osorio impiega Alvarez per Ayala, sarà il punto debole della difesa. Resta in panchina Rafa Marquez, al 5° mondiale, consigliere personale del ct.

E’ la Svezia a dover attaccare, il Messico spende un’ammonizione da record, dopo 11”, di Gallardo su Toivonen, ma l’arbitro Pitana, argentino, è troppo fiscale. Si susseguono le palle gol per gli scandinavi: Granqvist, la punizione di Forsberg respinta da Ochoa, la rovesciata di Berg fuori di poco. Le controfughe del Messico sono sempre insidiose, assist di Hernandez per Vela, la palla esce di poco. Manca precisione agli svedesi, Forsberg è solo ma calcia a lato. 

Sempre l’esterno è insidioso, Hernandez devia con un braccio in area, Pitana va al Var, opta per l’involontarietà, la decisione è davvero ai limiti e il ct Janne Andersson se la prende molto.

Ochoa salva sulla deviazione ravvicinata di Berg, escono le conclusioni di Forsberg e Vela, mentre Olsen para il destro di Layun.

La supremazia svedese è fisica, con particolare attitudine ad andare sulle seconde palle, alla ripresa diminuisce, il Messico sembra in controllo eppure subisce il gol. Berg da destra, Salcedo lascia spazio a Claesson che svirgola a centroarea, Augustinsson è dimenticato da Alvarez e di sinistro infila. Forsberg manda alta l’occasione del raddoppio. Si fa male Larsson, a quel punto è la Svezia a far girare la palla. In contropiede Berg cerca il contatto con Hector Moreno, l’ex romanista lo tocca, il rigore ci sta, l’arbitro neanche accontenta i messicani che volevano il controllo al Var e Granqvist trasforma di prepotenza il 2-0.

Ibrahimovic si era chiamato fuori dopo gli Europei, l’anno scorso si era gravemente infortunato, avrebbe sicuramente fatto meglio di Berg e Toivonen ma entrambi sono molto utili al collettivo. 

Nel Messico entra Fabian, tocca parecchi palloni ma è ancora la Svezia a segnare, con l’autorete di Alvarez, di mano, sulla pressione di Toivonen, da rimessa laterale prolungata da Berg. 

La Tricolor meriterebbe almeno un gol, lo manca Vela e Olsen para tutto. La partita dei tifosi centramericani prosegue sugli smartphone, da Kazan non arriva il gol della Germania, anzi ne giungono due della Corea. Il Messico aveva già battuto i tedeschi, la Svezia si era fatta superare allo scadere. Per una volta, il dio del calcio esiste, perchè entrambe sono state migliori dei campioni uscenti. E adesso vogliono firmare altre imprese.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Giugno 2018, 18:22

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