«Messi, vieni a votare a Recanati». E l'Anagrafe gli invia la cartolina

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di Chiara Marinelli
RECANATI - Leo Messi a Recanati? Forse sì se la Pulce, come viene soprannominato per via della sua statura il campione di calcio argentino, accetterà l’invito del sindaco uscente Francesco Fiordomo (non ricandidabile) e raggiungerà la città leopardiana per esercitare il suo diritto di voto. Recanati, che in questi giorni è in pieno clima elettorale, è la patria dei suoi avi: lì sono nati e vissuti Angelo Messi e Maria Latini, i nonni del padre del fuoriclasse argentino, originari di valle Cantalupo, oggi Montefiore di Recanati. E lui, che è cittadino italiano, oltre ad avere la cittadinanza spagnola, alla prossime elezioni comunali ha la possibilità di scegliere chi sarà il primo cittadino. Come lui anche il padre Jorge, manager della Pulce, e il fratello.
  
C’era anche quel nome “ingombrante”, infatti, che non poteva certamente passare inosservato, tra le oltre tremilacinquecento cartoline che l’ufficio Anagrafe del Comune di Recanati ha inviato nei giorni scorsi: cartoline indirizzate a tutte quelle persone iscritte nel registro degli italiani residenti all’estero, che sono 3.764, e che hanno diritto di voto alle elezioni comunali. Una di queste sta volando verso Barcellona e da Recanati finirà dritta nella cassetta delle lettere del fenomeno del Barça. «Qualche giorno fa è partita la cartolina per il concittadino illustre» ha spiegato Francesco Fiordomo, che ha annunciato di aver spedito l’invito attraverso un post comparso l’altra sera sulla sua pagina personale Facebook, proprio mentre era in corso la partita di Champions League che ha visto protagonista indiscusso Leo Messi con i suoi due gol contro il Liverpool.
 
«Il padre - ha continuato il primo cittadino, che tempo fa si era occupato proprio delle origini di Messi - ha chiesto il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, dimostrando con apposita documentazione di essere il discendente di un cittadino italiano che non ha mai rinunciato alla sua cittadinanza. Era venuto a Recanati una quindicina di anni fa, quando Messi non era ancora la star che è oggi ma una giovane promessa. Il riconoscimento è stato fatto in Consolato e lui è cittadino italiano per discendenza da avo italiano. Avendo la doppia cittadinanza il 26 maggio potrebbe presentarsi a Recanati e votare per il nuovo sindaco e per il nuovo Consiglio Comunale. Dopo la super doppietta di stasera (mercoledì, ndr) e la finale di Coppa Campioni a un passo - ha continuato Fiordomo, che ha anche mostrato sul post la fotografia della cartolina in viaggio verso Barcellona - credo proprio che non ci farà la sorpresa. L’invito, però, per la cittadinanza onoraria è partito da tempo. La sua storia e le origini recanatesi della famiglia affascinano e quando lo raccontiamo ai ragazzi del Campus l’Infinito restano tutti a bocca aperta. Questa vicenda familiare ci ha permesso di avere una certa visibilità nel mondo dello sport. E in più la vita di Leo Messi è una bella storia. Bullizzato da piccolo per via dei suoi problemi fisici, oggi è un fenomeno che sta dimostrando una classe eccezionale».
 
Un invito a sorpresa che ha stupito molto Leandro Messi, artigiano e falegname recanatese, imparentato alla lontana con il fenomeno di calcio argentino. «La nostra parentela risale al 1893: il suo trisavolo e il mio erano fratelli - ha spiegato Leandro Messi - Tramite Fiorenzo Santini, giornalista che ha avviato con grande passione e impegno queste ricerche dal 2015, sono in contatto con il padre. Nel 2016 eravamo a un passo dal fare questa conoscenza proprio a Barcellona, poi la cosa è sfumata. Sono tifoso della Juventus e grande appassionato di calcio e anche per questo lo seguo. Nel 2004 ero stato a vedere Barcellona-Milan, l’anno prima che Messi entrasse nella squadra. Prima o poi, comunque, vorrei incontrarlo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Maggio 2019, 17:59

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