Messi, una collezione di maglie e trofei da museo del calcio

Messi, una collezione di maglie e trofei da museo del calcio

di Enrico Chillè
Una collezione di maglie e trofei da fare invidia a chiunque. Lionel Messi, fuoriclasse del Barcellona e della nazionale argentina, aveva incuriosito molto i suoi follower quando, l'anno scorso, aveva mostrato una foto in cui lui e il primogenito Thiago posavano insieme alle tantissime maglie scambiate con i colleghi. Per la prima volta, però, Messi ha mostrato tutta la sua collezione, aprendo le porte della sua casa di Castelldefels, in provincia di Barcellona, al programma Líbero dell'emittente televisiva argentina TyC Sports.

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Nella foto pubblicata nel luglio 2017 su Instagram era possibile vedere una stanza piena di maglie, riposte sulle pareti ma anche in due teche, una a terra e una sul soffitto. C'erano quelle di tanti compagni di squadra, ma anche campioni affrontati da Messi in nazionale o col Barcellona. Tra gli italiani, ad esempio, comparivano le maglie di Francesco Totti, Alessandro Del Piero e Alessandro Matri, ma anche giocatori che militano o hanno militato nel nostro campionato: dai suoi connazionali Diego Milito, Rodrigo De Paul e Ezequiel Lavezzi, fino a Kevin Constant e Kostas Manolas, che per uno strano scherzo del destino è diventato poi il 'giustiziere' del Barcellona in Champions League in questa stagione.

«Ci sono tutte le maglie che ho avuto l'opportunità di scambiare nella mia carriera, e anche qualcuna fornitami direttamente da tanti amici che giocano in altre squadre ma che non ho mai affrontato in campo. C'è poi la maglia numero 14 dell'Ajax, quella di Cruyff, uno che è stato importante per il Barcellona e anche per la mia carriera» - ha spiegato Messi - «Non potevano però mancare quelle dei grandi rivali e dei compagni di squadra, sono oroglioso di avere le maglie di Casillas e Raul così come quelle di Fabregas, Piqué, Suarez e Dani Alves». Ancora non collocata nella stanza-museo c'è anche la maglia del Barcellona di Andrés Iniesta, con tanto di dedica. Messi ha spiegato: «Non gliel'avevo ancora mai chiesta perché pensavo di potermi divertire ancora molto insieme a lui. Dopo aver annunciato l'addio al club, dopo la finale di Coppa del Re, ha pensato di farmi questo regalo. Questa maglia significa molto per me».

Dalle maglie ai trofei, individuali e di squadra. Nel salone adiacente alla stanza delle maglie, infatti, i veri protagonisti sono i cinque Palloni d'Oro conquistati da Messi nel corso della sua carriera, di cui quattro consecutivi (dal 2009 al 2012) e posti in un'enorme teca insieme agli abiti indossati dal calciatore durante le premiazioni. L'inviato del programma ironizza molto, ovviamente, su quello che Messi scelse per la cerimonia del 2012, decisamente poco sobrio. Ci sono poi altri trofei e medaglie, conquistati grazie ai successi col Barcellona e con la nazionale argentina. Ne manca solo uno: la medaglia d'oro dei Mondiali, che la 'Pulce' tenterà di inseguire, per l'ennesima volta, questa estate in Russia. «Dobbiamo migliorarci, e migliorarci significa solo vincere il Mondiale. Non so se siamo i più forti, lo dovremo dimostrare, ma abbiamo le potenzialità per farlo e dobbiamo crederci», ha spiegato Messi.

Accanto alla stanza delle maglie c'è, infine, un'altra collezione: decine di palloni conquistati dopo ogni tripletta realizzata nelle varie partite. «Quanti sono? Non lo so, non li ho contati» - ha spiegato il fuoriclasse argentino - «Alcuni, però, sono datati e un po' sgonfi. In ogni pallone ho voluto gli autografi di tutta la squadra, è grazie a loro se ho fatto quelle triplette». Sul muro opposto, infine, campeggiano una maglia del Barcellona e una dell'Argentina. «Non sono legate ad un ricordo in particolare, sono semplicemente le maglie dei miei due "club"», ha spiegato Messi, ormai catalano d'adozione dopo quasi vent'anni passati in 'blaugrana'.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Maggio 2018, 12:28

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