Messi salva l'Argentina, ora è più vicino a Maradona

Messi salva l'Argentina, ora è più vicino a Maradona

di Romolo Buffoni
ROMA - Gli 8 scudetti, le 4 Champions League, i 3 Mondiali per club e i 5 Palloni d’oro? Facile se sei il frontman del gruppo di fenomeni del Barcellona. E lasciate stare i paragoni con Maradona: lui con l’albiceleste non è mai decisivo.
Bene, ora queste considerazioni possono essere cestinate. Perché Messi con i tre palloni spediti nella rete dell’Ecuador nell’1-3 dell’altra notte, ha ripescato l’Argentina dall’inferno dell’eliminazione spedendola nel paradiso della qualificazione diretta ai Mondiali. «Eravamo come asfissiati dalla paura di non farcela e il gol subito dopo un minuto ha complicato le cose, ma sarebbe stato assurdo fallire la qualificazione», il commentato della Pulce. Ieri Leo si è svegliato in un’Argentina in sua completa adorazione: «Il Messia» ha titolato il giornale Pagina/12 accanto a un’immagine di Gesù con il volto del numero 10; «Genio Messi» lo ha esaltato il Clarin; «Grazie Messi» il tributo de La Nation. Nella notte stessa della partita, Bono leader degli U2 in tour per i 30 anni di The Joshua Tree, dal palco di La Plata ha interrotto il concerto per esclamare: «Grazie Messi, Dio esiste». Insomma, mai come stavolta Leo è sembrato Diego.

Raggiunto sulla Piazza Rossa Cristiano Ronaldo, Messi può dormire sonni tranquilli. Così come Putin, che avrà nei giardini di casa il meglio del calcio mondiale e qualche stuzzicante novità. Come Panama, che ha sbattuto fuori gli Usa (dasvidania Trump). La delusione è l’Olanda. Ma gli orange, finalisti nel 2010 e terzi nel 2014, avevano già bucato Euro 2016. La verità è che solo l’Italia, dovesse fallire il play-off, sarebbe la Grande Assente.
L’sos è stato lanciato, ma da queste parti di Messi non c’è neanche l’ombra.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 23:45

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