Il derby mina la panchina dell'Inter: su Twitter spopola l'hashtag #mazzarrivattene

Il derby mina la panchina dell'Inter: spopola l'hashtag #mazzarrivattene

di Salvatore Riggio
MILANO - Perde un derby, si sa, ti fa attirare addosso tanta quella di antipatia che nel mondo moderno della tecnologia sfocia sul web.

Così all'indomani della sconfitta per 1-0, i tifosi dell'Inter si sono scatenati contro Walter Mazzarri, colpevole di non aver regalato a Javier Zanetti la gioia dell'ultima partita contro il Milan, di aver proposto una squadra spenta, stanca e senza le vere motivazioni e di non saper lanciare i giovani.



A differenza di altre volte, contro i rossoneri il tecnico toscano non è riuscito a raddrizzare la partita e ora paga pegno a quei tifosi che su Twitter hanno fatto partire l'hashtag #mazzarrivattene. Risultato? Un successo talmente grande che in poche ore l'hashtag si è ritrovato al terzo posto nelle tendenze in Italia. Chissà se Erick Thohir dall'Indonesia terrà conto del parete di questa fetta di tifo nerazzurro. In fin dei conti, nella trattativa Guarin-Vucinic il magnate indonesiano aveva fatto marcia indietro, scatenando il disappunto della Juventus, dopo la sollevazione popolare nata su Internet. Tra i nomi del dopo Mazzarri è Frank de Boer a stuzzicare l'interesse maggiore del presidente interista. Senza Europa si aprirebbero scenari impensabili fino a qualche tempo fa.



CASA MILAN

Sulla sponda rossonera del Naviglio non se la passano meglio. Se si fallisce il traguardo dell'Europa League, la vittoria nel derby rischia di essere una gioia isolata di questa disastrata stagione. Terminato il campionato, Clarence Seedorf parlerà con il club di via Aldo Rossi forte di un contratto biennale fino al 30 giugno 2016. Ma a Milanello è ormai da tempo che circola il nome di Roberto Donadoni con Pippo Inzaghi dirottato a Parma per completare il suo percorso di crescita e ritornare un giorno al Milan.



Nel frattempo che tutto si compia, i rossoneri cercheranno di raggiungere almeno la sesta posizione. «Il Milan sta attraversando un periodo difficile, c’è stata forse una mancanza di programmazione», ha spiegato Paolo Maldini, per poi aggiungere: «Seedorf? Si sta mettendo alla prova. Il mio futuro? Il fatto di non lavorare nel Milan può sembrare strano per tante persone, ma in realtà di tutte le persone che mi hanno accompagnato nei 25 anni in rossonero praticamente nessuno lavora per il club. Quindi non è una situazione così strana, è una politica della società e dobbiamo adattarci a questo. Se poi un giorno ci sarà la possibilità di collaborare, io sarò sicuramente disponibile».










Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Maggio 2014, 18:26