Maxi Lopez e Icardi come Bridge e Terry:
il 'derby di Wanda' va all'Inter -Foto

Maxi Lopez e Icardi come Bridge e Terry: il 'derby ​di Wanda' all'Inter grazie a Handanovic

di Luca Uccello
GENOVA - Non si sono stretti la mano. Cio Maxi Lopez ha evitato quella di Maurito Icardi. Proprio come Bridge con Terry. Altri campionati, stessa storia. Una donna, uno scambio di giocatori manco fosse gi tempo di mercato.



Una settimana di gossip, tweet foto, accuse e risposte. Con uno che accusa l'altro. Con lei (l'ex moglie di Lopez e futura sposa del nerazzurro, Wanda Nara) che sorride, sempre. Poi finalmente il campo, si gioca: a Marassi Sampdoria-Inter. Si comincia sotto il sole, si finisce sotto un diluvio di reti interiste, il Biscione vince 4-0, due le segna proprio di Icardi. «E' stato bello tornare qui, nonostante i fischi», punge Maurito.



Ma andiamo per ordine. Arrivano i primi fischi, a dire il vero timidi, di parte doriana. Poi comincia qualche coro che coinvolge la signora Icardi. Lui fa finta di niente, accumula rabbia che poi scarica proprio sotto gli occhi della Sud, una volta la sua Gradinata. Rete bella, bellissima non proprio come il gesto di esultanza. Quello poteva evitarselo. Mano appoggiata sull'orecchio mentre l'altra cerca di alzare il volume di un Ferraris caduto in silenzio. Lui provoca e ci riesce perfettamente. L'arbitro Valeri lo ammonisce ma non basta. La partita comincia a farsi dura. «Non si esulta così», dice Sakic, il secondo di Sinisa MIhajlovic, chiuso in gabbia per squalifica.



«Da un punto di vista professionale Icardi ha mostrato grande spirito, era difficile giocare così con questo ambiente». Comincia così il diplomatico Walter Mazzarri (... almeno nella sua Genova). «Ma dal punto di vista personale doveva evitare di fare i gesti - continua il tecnico dell'Inter -, mi ha fatto arrabbiare anche perché poteva lasciarci in dieci. Meno male che è finita bene». Bene per i nerazzurri, non per la Samp che non ha avuto nemmeno la forza, da parte di chi era in campo, di replicare. «Questa è una cosa tra uomini. Maxi lo è, Icardi non ancora...», carica ancora Eder dopo avergli ceduto (più o meno volontariamente) il rigore che avrebbe potuto pareggiare i conti, almeno in campo.



Ma il Dio destino ha la forza di farlo arrivare sul dischetto non quello di farlo festeggiare (chissà come...) in anticipo. Esulta Santo Samir Handanovic, migliore in campo, e domenica delle Palme rovinata per Maxi Lopez. Poi la Samp rimane in dieci (espulso Eder in una rissa scatenata in mezzo al campo) Handanovic lotta per la beatificazione mentre Icardi (e Palacio con Samuel) passeggiano sulle macerie della Sampdoria. Partita vinta e panchina salva di Walter Mazzarri? «Io non corro dietro a queste cose...», replica stizzito WM. Sarà, ma se un Thohir che si dice soddisfatto a fine match ha visto la partita, in particolare il primo tempo, magari un pensierino l'avrà fatto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Aprile 2014, 09:48

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