Caniggia, gli auguri a Maradona: "Ha vinto tutto, e spesso da solo. Lui il più grande di tutti"

Caniggia, gli auguri a Maradona: "Ha vinto tutto, e spesso da solo. Lui il più grande di tutti"

di Francesco Balzani

Dici Diego Armando Maradona e pensi al calcio, soprattutto a Napoli. Ma non solo lì. El Pibe de Oro, infatti, è stata la leggenda vivente di Boca e Argentina. E al suo fianco c’era Claudio Paul Caniggia, il figlio del Vento che con Diego ha condiviso gioie, dolori ed eccessi.

Caniggia, dalle notti magiche del 1990 alle sfide in serie A. Che effetto fa vedere Maradona compiere 60 anni?
«Lo trovo ancora in grande forma. Sta facendo un ottimo lavoro al Gimnasia. Abbiamo passato gran parte della carriera insieme e ne vado fiero».

Quell’Argentina ha vinto meno di quello che meritava? 
«Nel 1990 eravamo una squadra irripetibile, solo la Fifa ci poteva togliere quel Mondiale. Poi negli Stati Uniti si ripeté con la squalifica di Diego. Fu un colpo durissimo»


In Italia solo da avversari invece 
«Ho il rimpianto di non aver giocato con lui al Napoli, c’era stato un momento in cui poteva succedere. Poi sono andato all’Atalanta. So che mi ricordate per il gol a Italia ’90 ma Zenga non aveva colpe.

Ci siamo divertiti tanto in campo»

E fuori?
«Abbiamo sbagliato, abbiamo pagato. Ma le punizioni erano esagerate. Di certo la cocaina non ti fa giocare meglio».

Più forte Diego o Pelè?
«Maradona è stato il giocatore più trascendentale nella storia del calcio. Dico solo che è riuscito a vincere due scudetti al Napoli  e gliene fu tolto uno. Tutto questo contro il potere del Nord e regalando il 30% della sua carriera per i motivi che conoscete. Non esiste un calciatore in grado di ripetere tutto questo nella storia. Bisogna ricordarselo quando si fanno paragoni con chiunque» 

Compreso Messi?
«Ma non scherziamo, parliamo di due universi diversi anche se Leo è un campione. Maradona può essere equiparato solo a Pelè o Crujff. Sai dove la differenza principale? Messi quando la sua squadra non è quella più forte, fallisce. Fatica a trascinarla. Diego ci riusciva, si faceva sbattere tutto in petto. Era un guerriero indiano»


Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Ottobre 2020, 15:04

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