Serie A, addio alle maglie numero 88: pronta la rivoluzione, ecco il motivo

La richiesta arriva da Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l'antisemitismo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Serie A, addio alle maglie numero 88: pronta la rivoluzione, ecco il motivo

di Niccolò Dainelli

Il calcio italiano potrebbe abbandonare per sempre la maglia numero 88. La Serie A potrebbe far sparire ogni minimo riferimento al nazismo. Nel mirino finisce proprio quel numero che, nel codice del linguaggio neo-nazista, esprime il saluto ad Adolf Hitler. La proposta arriva direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l'antisemitismo, ha avanzato la proposta. 

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Il significato del numero 88

Da anni la comunità ebraica punta il dito contro quei giocatori dei Serie A che indossano il numero 88 associato al proprio nome. Il motivo? La lettera H è l’ottava dell’alfabeto e quindi il numero 88, nella numerologia delle «SS», sta a simboleggiare HH, «Heil Hitler!», il saluto nazista per eccellenza. 

Per questo motivo, la coordinatrice Milena Santerini, supportata dall'ADL (Anti-Defamation League) precisa che questa propaganda è a rischio di illegalità, e violerebbe i codici etici delle squadre e i valori morali sostenuti dallo sport.

 

Il comunicato

«Si chiede alle squadre del calcio italiano di non attribuire il numero di maglia 88 ai giocatori nel prossimo campionato». È Milena Santerini a chiederlo in un comunicato diffuso questa mattina, venerdì 29 luglio, ricordando che la definizione «88» è riportata nella pagina noantisemitismo.governo.it come «abbreviazione» del saluto nazista Heil Hitler. «Questo numero - spiega Santerini - presenta chiari riferimenti all’ideologia neo-nazista, dato che i numeri 8-8, nell’uso che ne viene fatto normalmente da vari attivisti neonazisti, corrispondono a due H (ottava lettera dell’alfabeto) e alludono 'in codice' al saluto Heil Hitler.

Anche se qualche giocatore fosse inconsapevole del riferimento, le squadre sono fermamente invitate a non usarlo». 

I numeri 88 più celebri

Dando un'occhiata alla nostra Serie A a rischio cambio di casacca ci sono due giocatori. Il più noto è Mario Pasalic, trequartista dell'Atalanta che dal 2018 indossa quel numero sulle spalle. Ma non è il solo. Quest'inverno, infatti, all'Hellas Verona è approdato Mateusz Praszelik centrocampista polacco di prospetto di 22 anni che con la scelta del numero 88 ha subito conquistato una frangia di ultras di estrema destra della squadra veronese, proprio per il riferimento nostralgico ad Adolf Hitler

Nella storia, però, ci sono altri giocatori celebri che hanno indossato la maglia numero 88, scatenando le ire della comunità ebraica. Dalla stagione 1995-1996, infatti, i calciatori hanno la possibilità di scegliere il proprio numero di maglia. Una rivoluzione che ha portato anche allo sviluppo del marketing personale dei calciatori. E in molti nella, anche in Serie A, hanno scelto numeri stravaganti, mai visti fino ad allora su un campo dal calcio. Così, anche la numero 88 è stata indossata da alcuni talenti del calcio nostrano. Su tutti un giovane Gianluigi Buffon, agli esordi nel calcio che conta, quando, poco meno che maggiorenne, indossava la maglia del Parma e decise di prendere il numero 88. Ma nell'occhio del ciclone finì anche Marco Borriello, appena approdato a Roma sponda giallorossa. In quel caso la comunità ebraica si scagliò con forza contro il giocatore e il suo dietrofront fu repentino dichiarando: «La numero 88? No grazie meglio la 31». Infine anche il Profeta, Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima, in una parola Hernanes, dopo gli anni alla Lazio, decise di indossare la numero 88 quando fu acquistato dall'Inter. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Luglio 2022, 15:42

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