Luis Alberto, il post che commuove: «Medici e infermieri, siete voi i veri Mvp»

Luis Alberto, il post che commuove: «Medici e infermieri, siete voi i veri Mvp»
In campo lo chiamano il Mago e, come avesse una bacchetta magica ai piedi, in questa stagione ha trascinato la Lazio fino in cima alla classifica. Luis Alberto in questi giorni drammatici per l'Italia ha dimostrato di essere un campione vero, pure fuori dal rettangolo verde. Il re degli assist d'Italia ha dovuto spedire di corsa la moglie in Spagna. E, complice l'emergenza Coronavirus, il numero 10 biancoceleste ha scritto su Instagram una lunga lettera a tratti commovente. Niente aerei per la Spagna, la Lazio ha proibito qualunque spostamento ai propri giocatori, il centrocampista è lontano dai suoi cari a Siviglia. Niente compleanno insieme al figlio piccolo, ma con grande senso di responsabilità se n'è fatto una ragione.
 

Oltre a rilanciare l’appello a rispettare le norme di sicurezza imposte, il Mago si unisce al coro di chi chiede a gran voce lo stop a tutte le manifestazioni sportive e manda un applauso a medici e infermieri in prima linea per contrastare la pandemia.

"Fra qualche giorno mio figlio Lucas, il piccolo, compirà due anni e io non potrò festeggiarlo con lui perché lui è a Siviglia e io sono a Roma.
Non potete immaginare cosa darei per star lì con lui e con il resto della mia famiglia. Però, per via della situazione che abbiamo in Italia, non posso viaggiare. Posso appena uscire di casa per comprare lo stretto necessario. È molto importante seguire le raccomandazioni delle autorità finché la situazione non sarà completamente sotto controllo. Per questo vi dico: #stateacasa”. Poco importa che non finisca la Serie A, anzi piuttosto intervenga la Uefa. Luis Alberto lancia l'appello e si sfoga: “Credo che in questi il calcio debba passare in secondo piano tutto. Non basta giocare a porte chiuse, questo non è sufficiente per i calciatori e per chi lavora nel mondo del calcio o nell'organizzazione di una partita. Anche la nostra salute è importante e credo che tutte le competizioni debbano fermarsi per tutto il tempo necessario. Se io, come tanti altri calciatori, stiamo facendo lo sforzo di non vedere le nostre famiglie, non credo che sia tanto chiedere che vengano rinviate tutte le competizioni finché le autorità sanitarie lo riterranno opportuno. Infine vorrei ringraziare tutti i medici, gli infermieri e il personale medico che stanno lavorando duramente giorno e notte. Siete voi i veri MVP".

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 19:25

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