La lite con Mancini fa il giro del mondo,
ora Sarri rischia due mesi di squalifica

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Un insulto di troppo che tira in ballo un tema, quello dell'omofobia, tanto odioso quanto difficile da scardinare. «Sarri mi ha detto frocio e finocchio, deve vergognarsi. Gente come lui non può stare nel mondo del calcio».

«Ero furioso mi scuso ma certe cose devono rimanere in campo». È il botta e risposta nel dopopartita di Napoli-Inter tra Roberto Mancini e Maurizio Sarri. Un insulto, quello di Sarri al tecnico nerazzurro, raccontato in diretta tv dallo stesso Mancini ai microfoni di Raisport.


«Ero andato a protestare per il recupero - ha spiegato furioso Mancini nel dopo gara - e Sarri mi ha dato del 'finocchio' e del 'frocio'. È un razzista, non può stare nel mondo del calcio. Negli spogliatoi - ha detto - sono andato a cercare Sarri e lui mi ha chiesto scusa, ma io gli ho risposto che si deve solo vergognare. In Inghilterra non lo farebbero allenare, ma neanche entrare al campo di allenamento». Immediate, e sempre in diretta tv, arrivano le scuse di Sarri, a Mancini, ma soprattutto agli omosessuali.

«Ho perso lucidità - si è giustificato Sarri - ma sono cose da campo che dovrebbero finire in campo. Era un insulto di rabbia, mi è scappata una parola, ma non tiriamo fuori l'omofobia. Mi sono scusato con Mancini in privato e pubblicamente. Mi sembrava una normale litigata con toni da non usare. Mi è sfuggito questo termine, le mie scuse agli omosessuali sono palesi».

Sarri ha poi aggiunto in sala stampa: «Quando ho chiesto scusa a Mancini negli spogliatoi, mi ha detto sei un vecchio cazzone, quindi credo non abbia accettato le mie scuse».

Un battibecco che ha fatto il giro del mondo, riportato dai media sportivi di tutto il globo. E che potrebbe costare al tecnico azzurro fino a due mesi di squalifica.

Mancini si è intrattenuto con la procura federale nel post partita ed è probabile che venga aperta un'inchiesta per far luce sulla questione. Secondo l'articolo 11 del regolamento, Sarri potrebbe rischiare una squalifica anche fino a due mesi per contenuti "razzisti".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Gennaio 2016, 12:18

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