Lite Ibrahimovic-Lukaku e rissa sfiorata: riti voodoo e scommesse, ecco com'è nata

Lite Ibrahimovic-Lukaku e rissa sfiorata: riti voodoo e scommesse, ecco com'è nata

Un triste scontro tra titani. Il derby di Coppa Italia di ieri sera tra Inter e Milan, vinto al 97' dalla squadra di Conte grazie a una punizione di Eriksen) verrà ricordato soprattutto per la lite e la rissa sfiorata tra Ibrahimovic e Lukaku. Finora i due si erano "sfidati" solo da lontano, ieri sera il corpo a corpo che non è degenerato solo per l'intervento dei compagni di squadra e dell'arbitro Valeri, che li ha ammoniti (e il giallo peserà soprattutto per Ibra, poi espulso nella ripresa). Una scena diventata subito virale, di certo non un grande spot per il calcio italiano. Ma cosa è successo? Tutto è nato da un fallo di Romagnoli sull'attaccante dell'Inter, che non ha reagito bene. A difendere il suo capitano ci ha pensato Zlatan, che è intervenuto e ha cominciato un battibecco a distanza con Romelu.

Lite Ibrahimovic-Lukaku, cosa si sono detti e perché i riti voodoo

I labiali, telecamere e i microfoni a bordocampo, "aiutati" dall'assenza di pubblico, hanno intercettato le frasi incriminate. Ibra sorride in maniera provocatoria e poi dice: «Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di m***a, piccolo asino».

Da dove nasce il riferimento ai riti voodoo? In Inghilterra fece scalpore sui tabloid quando Lukaku rifiutò di rinnovare il contratto con l’Everton su consiglio della madre Adolphine, donna di origine congolese, che in un rito voodoo - ecco spiegata la frase di Ibrahimovic - avrebbe ricevuto il suggerimento di far andare il figlio al Chelsea.

«Romelu ha chiamato sua madre, che era in pellegrinaggio in Africa o non so dove. E per qualcosa legato al voodoo gli ha detto che doveva andare al Chelsea», le parole Farhad Moshiri, proprietario dell'Everton.

Lukaku poi lasciò in effetti l'Everton ma per firmare con il Manchester United, dove trovò proprio Ibra.

Romelu ha subito capito l'offesa del numero 11 del Milan e ha replicato: «Vuoi parlare di mia madre? Perché? Fottiti, tu e tua madre. Parliamo della tua, di mamma: è una p...».

Non è bastata l'ammonizione (che tra l'altro farà perdere a Lukaku l'andata della semifinale) a far placare gli animi. Ibra sorridendo continuava a dire: «Ti aspetto dopo». Nel tunnel poi si sono cercati, ma la dirigenza nerazzurra e i compagni hanno fermato il loro attaccante prima che la lite degenerasse.

 

La scommessa ai tempi dello United: dove nasce il rapporto Ibra-Lukaku

Le frizioni tra i due nascono nella stagione 2017-2018, quando condividevano lo spogliatoio del Manchester United. A rivelare un aneddoto particolare fu proprio Ibra: «Allo United facemmo una scommessa: gli avrei dato 50 sterline per ogni stop giusto. Lui mi disse: "E se li azzecco tutti, cosa mi dai?". Nulla - risposi io - semplicemente ti rendo un calciatore migliore. Per la cronaca, non accettò mai. Forse aveva paura di perdere…». 

Insieme poi giocarono solo sette partite per un totale di 126' e solo una volta insieme da titolari. Eppure Lukaku quando ha potuto ha parlato bene del collega: «Tutto quello che ho imparato da Zlatan è stato fantastico, dalle sue storie che mi ha raccontato quando era all'Inter, al Milan, al Barcellona e persino all'Ajax, fino allo stare sul campo a lavorare con lui, vedendo quanto fosse competitivo - ha risposto due anni fa sui social ad alcuni tifosi -. Ricordo una sessione di allenamento: poiché eravamo entrambi attaccanti, non siamo mai stati nella stessa formazione e, a un certo punto, c'è stata una sfida 50/50. E mi è venuto addosso in pieno. È stato allora che ho capito che questo ragazzo vuole competere e questo ragazzo vuole lottare per il suo posto. Ecco perché mi ha cambiato. Mi ha aperto gli occhi. Il ragazzo ha dovuto lottare per essere nella posizione in cui si trova». Da ieri forse ha cambiato idea. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Febbraio 2021, 13:19

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