Lega B, Abodi si dimette e annuncia: "Mi candido alla presidenza Figc"

Lega B, Abodi si dimette e annuncia: "Mi candido alla presidenza Figc"

di Marco Zorzo
Non siamo ai livelli della sfida all'OK Corral, tuttavia Andrea Abodi, numero uno della Lega di B dal 2010, si candida alla peresidenza della Figc, sfidando, appunto, Carlo Tavecchio, lunedì 6 marzo, nel corso del Consiglio Federale. L'annuncio l'ha dato ieri lo stesso Abodi, nell'incontro a Milano con i presidenti dei club cadetti: «Mi candido alla presidenza della Federcalcio. Comunque vadano le elezioni federali, io mi dimetto dalla Lega di B: la mia è una decisione definitiva. Sto tentando una sfida ambiziosa». 

Abodi rappresenta il vento della novità. Il segno di una svolta con un appoggio che viene da più parti. A cominciare da una fetta (non enorme per il momento) della serie A, la B, ovviamente, e il corposo carrozzone della Lega Dilettanti, che ha sempre un peso non indifferente: «Voglio una Federcalcio meno ruffiana, più umana e olimpica negli obiettivi». Il 56enne manager romano ha comunicato la sua scesa in campo al presidente attuale della Figc Tavecchio: «Carlo, in bocca al lupo, ho deciso si fare un passo avanti: sarà una competizione leale».
Dall'altra parte, appunto, c'è Tavecchio, che guida la Federcalcio dall'11 agosto 2014, all'indomani del disastroso Mondiale in Brasile e le dimissioni del predecessore Abete. Dalle chiacchiere ai fatti, a cominciare dalla scelta del ct Conte, il rilancio della Nazionale azzurra, il consenso europeo ottenuto attribuendo all'Italia il varo delle tecnologie, l'appoggio (quasi totale) della Lega di A. Mentre resta alla finestra (per ora) Giovanni Malagò, capo dello sport italiano. 

Nel frattempo è stata convocata per lunedì l'assemblea elettiva della Lega di serie A. Non è scontata la conferma di Beretta, dopo il «no, grazie» di Veltroni, con Galliani in fuorigioco, essendo ancora ad del Milan. E senza un'intesa elettorale, incombe il rischio di commissariamento sulla Lega, che intanto è alle prese con la riscrittura delle linee guida per la vendita dei diritti tv e non ha ancora trovato un accordo sulla riforma di governance con l'introduzione di un ad operativo al fianco di un presidente di rappresentanza. Staremo a vedere.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Febbraio 2017, 09:30

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