Risveglio Milan, poker a Lecce e Napoli agganciato
di Salvatore Riggio
Guardare con più fiducia alla rincorsa per un posto in Europa. Il lavoro di Stefano Pioli sta dando i suoi frutti perché il Milan vince a Lecce per 4-1 e perché lo fa giocando una bella partita con spunti interessanti e con giocate individuali importanti. Segnano Castillejo, Bonaventura, Rebic e Rafael Leao (proprio lui, il giocatore più criticato dopo il pari di coppa contro la Juventus), ma in questa vittoria ci sono anche le firme di Theo Hernandez e Calhanoglu. Il terzino conferma di essere un trattore imprendibile sulla fascia (ogni tanto commette qualche amnesia difensiva), mentre il turco si inventa due assist deliziosi per il vantaggio di Castillejo e il tris di Rebic. Il Milan mostra maturità anche nel saper rispondere al pareggio firmato su rigore da Mancosu. I meriti sono tutti di Pioli che, però, forse non avrà tempo di proseguire il suo lavoro sulla panchina rossonera. Perché i contatti tra il club di via Aldo Rossi e Ralf Rangnick continuano, nonostante le solite (e pressoché inutili) smentite. Al di là di questi discorsi dirigenziali, resta la gara giocata dal Milan. Le invenzioni di Castillejo e Calhanoglu, le corse di Theo Hernandez, la gioia di Bonaventura (sarà svincolato a fine stagione) e il sacrificio di Rebic. Senza Ibrahimovic (infortunato), il croato gioca da falso nueve, ma si fa vedere pure in difesa. Un modo per archiviare l’espulsione contro la Juventus.