Lazio, Romagnoli: «Ora mi sento meglio. Questa squadra deve puntare alla Champions»

Lazio, Romagnoli: «Ora mi sento meglio. Questa squadra deve puntare alla Champions»

di Valerio Marcangeli

Dopo la lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali della Lazio ad Auronzo, nel pomeriggio odierno Alessio Romagnoli si è concesso anche ai giornalisti in conferenza stampa. Il nuovo numero 13 del club capitolino si è presentato di nuovo con grande entusiasmo, ed è stato introdotto dal ds Tare: «Alessio corrisponde al sogno nel cassetto che si avvera per un bambino tifoso di questo club. Oggi siamo qui dopo tanti anni dove ci incontravamo finché l’accordo non arrivasse. Ha grande esperienza, è l'ex capitano del Milan e sarà anche qui un giocatore dentro e fuori dal campo accanto a tanti grandi campioni che già abbiamo qui».

Ci racconti le tue sensazioni quando hai capito di poter venire alla Lazio, anche a livello di famiglia: come l’hanno presa i tuoi genitori?

«Io l’ho sempre sperato, ne parliamo da tanto. La volontà di entrambi c’è sempre stata e anzi ringrazio il presidente e il direttore. È sempre stato il mio sogno, ero sicuro che sarei venuto qui. La mia famiglia mi ha sempre supportato, sono stati felicissimi come me».

Come ti senti visti i problemi con la pubalgia? E quali sono le prime differenze tra Sarri e Pioli?

«Sto molto meglio rispetto a prima, ancora manca qualcosa ma sto bene. Sarri ha un gioco più tattico rispetto a Pioli, che era più uno contro uno. Qui penso ci sia un gioco più adatto a me e che più mi piace».

Che sensazione hai avuto all’arrivo per le visite mediche con tutti i tifosi?

«È stato emozionante, ricevere un’accoglienza così è stato molto bello.

Loro sono sempre qui a supportare la squadra. Ora toccherà a noi e a me ricambiare tutto questo affetto».

Quali sogno gli obiettivi della Lazio e i tuoi personali?

«L’obiettivo è la Champions, la squadra è molto forte. L’ho sempre detto anche al direttore. Riguardo a me credo che sarà importante giocare di più rispetto all’anno scorso. Devo cercare di dare sempre il massimo e giocare più partite possibili. Ma l’obiettivo più importante è quello di squadra, arrivare in Champions».

Cosa è cambiato nella tua vita come giocatore anche pensando a Nesta?

«Credo che sia sbagliato fare paragoni con lui, è il mio idolo. Ma l’emozione è tanta, è una cosa che ho sempre sognato».

Hai avuto modo di sentire Nesta? E poi su Mihajlovic: per te è stato molto importante e ora lo ritroverai subito alla prima di campionato.

«L’ho conosciuto ma non ho parlato con lui ultimamente. L’ho conosciuto a Milanello ma non ho parlato con lui. Ora faccio il suo percorso ma all’inverso. Penso sia un passo molto importante nella mia vita, vuol dire dimostrare il proprio livello e fare qualcosa di importante con questa società. Secondo me la Lazio l’anno scorso era fortissima, poteva già andare in Champions. Quest’anno credo che sia ancora più forte e il nostro obiettivo è quello di arrivare in Champion. Sinisa è una grandissima persona, è stato importantissimo per me. È stato davvero un punto di riferimento e lo ringrazierò sempre per questo».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Agosto 2022, 17:59

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